Aspettavo da anni, 4 per l’esattezza, il loro nuovo disco. L’attesa non fu mai così ben ripagata: “Simplicity”, uscito per Rise Records poche settimane fa, ha soddisfatto in pieno la mia voglia di Bouncing Souls.
L’album si forma di 13 pezzi che racchiudono tutte le sfaccettature dello stile del quartetto del New Jersey.
Si parte con la scheggia Driving All Day, pezzo veloce che poi rallenta prima di tornare veloce, la cattiva Euphoria e la Gasoline di “Simplicity”, quella Satellite che rimbomberà nella vostra testa sin dai primissimi ascolti con il suo ritornello estremamente semplice ma di grandissimo impatto.
Il resto dell’album è un insieme di emozioni sotto forma di musica che solo i Bouncing Souls sanno regalare al sottoscritto: I Wanna Be Bored, Rebel Song e Bees sono quei pezzi tirati che sono mancati in un seppur bello “Comet” e che non fanno rimpiangere l’addio dietro le pelli di McDermott, mentre Writing On The Wall e la conclusiva Up To Us (vero e proprio inno alla musica) sono un tripudio di sing along che non puoi non trovare in un album dei BS: il tutto con le con le consuete e potenti linee di basso di Bryan.
Ogni singolo pezzo di questo disco meriterebbe una menzione, provare per credere.
I Bouncing Souls sono tornati e lo hanno fatto, come di consueto, in grande stile.
Tracklist:
Driving All Day
Euphoria
Satellite
Digital Twilight Zone
I Wanna Be Bored
Hey Aliens
Hero Zero
Writing On The Wall
Rebel Song
Tightrope
Gravity
Bees
Up To Us