Sabato, 30 novembre 2019 parto da casa la mattina e raggiungo l’Aeroporto Bergamo. Volo fino a Vitoria-Gasteiz nei Paesi Baschi. Scendo dall’aereo, vado al tram per raggiungere la stazione dei treni e mi becco un’altra volta un diluvio universale. Mi riscaldo un attimo all’interno della stazione e nel frattempo chiedo ad una di quelle persone che definisco certezze nella mia vita dove andare a mangiare dopo a Pamplona (chi lo sa se non lei avendoci vissuto lì?)
Raggiungo Pamplona e dopo quasi un anno ritorno in quel ristorante dove un anno fa ho passato i primi bei momenti perchè in ottima compagnia poche settimane dopo l’addio terribile di mio padre. Come raccomandato, mi riempio di ottime pietanze e così sono in gran forma per il concerto dei grandissimi Boikot.
Dopo tanto, tanto tempo li rivedo in una sala e fuori dai festival. Infatti nessun gruppo spalla, nessuna band dopo di loro. Però i Boikot come sempre non sbagliano un colpo. Un’ora e 40 di energia pura a forma di Ska-Punk che fa ballare un’intera sala concerti.
La cosa bella che si nota ben presto: c’è molta gente giovane e quindi c’è speranza che la nostra musica venga considerata valida anche dalla generazioni più giovani. Io come sempre mi diverto un casino con quella che considero senza se e senza ma la migliore band in assoluto.
Stavolta dopo il live c’è tranquillamente tempo per stare un pochino insieme a tutta la bellissima crew prima di andare a dormire.
La mattina dopo vado all’autostazione per raggiungere Zaragoza in autobus dove prendo l’aereo per tornare in Italia. Arrivo a casa stanco ma felice. I Boikot sono sempre una certezza sotto tutti i punti di vista. Hasta pronto, Family!