Via Casilina oltre ad essere una via di Roma è, in questo caso, anche il luogo in cui ai poveri Blisterhead sono stati rubati tutti gli strumenti durante il loro tour in Italia.
Questo album è la continuazione di “Punk Royale” del 2003: infatti sia il look che le tematiche subiscono la maturazione che è avvenuta all’interno della band.
In questi anni i quattro ragazzi svedesi, cresciuti a Clash, Ramones e 50’s rock’n’roll, hanno suonato in lungo e in largo attraversando Scandinavia, Inghilterra, Galles, Francia, Svizzera e Italia e ora ci regalano il loro secondo album.
Sedici pezzi tirati e potenti come un gancio al mento influenzati dai connazionali Voice Of A Generation e da Dropkick Murphy, US Bombs e Rancid.
I miei pezzi preferiti sono senza dubbio: “Authority” un energica anti police song, “Punk Rock Serenade” dedicata a chi ha tenuto lo spirito vivo e vero nel tempo, “The Workers Will Unite” canto proletario di unione che recita il sogno di molti,”In The Name Of Freedom” un’altra denuncia alla guerra e alla politica del signor Bush e infine “Turn It Up” che ricorda che nessuno ci potrà mai fermare, perché se lo vorremmo la nostra musica suonerà ininterrottamente tutta la notte.
Come il precedente lavoro “Via Casalina” è stampato da diverse etichette indipendenti: per Kob (in Italia), per la Mad Butcher (in Germania), per la Jimmy Jazz (in Polonia) e per la Red Angel (in Svezia).