A circa due anni di distanza dal loro singolo “A Cry For Revenge” i romani Blair tornano con una pubblicazione. Un EP di 3 pezzi titolato “…And We Watch Our Lives Slip Away”.
Se avete tenuto d’occhio la scena hardcore underground italiana negli ultimi 3 anni, soprattutto quella romana, probabilmente sarete incappati nel loro nome svariate volte. Sono parecchio attivi nell’ambiente, sia come band, sia come presenze, spesso i loro membri si incontrano ai concerti ed alcuni di loro fanno parte del collettivo Till Death, dove organizzano a loro volta concerti di svariati sottogeneri Punk e Hardcore.
L’EP, registrato nell’inverno 2022, è stato pubblicato durante la primavera, il 13 maggio. E’ composto da 3 sole tracce, che nonostante siano poche, convincono già al primo ascolto. Ci troviamo davanti un Hardcore metallico, molto metallico. Ma veramente tanto. Breakdown, palm muting e downtuning si fanno notare subito, la voce profonda e cavernosa arriva subito dopo, ma arriva. Chiare le ispirazioni a gruppi come Hatebreed, Harms Way e Vein.fm. Niente abbozzi di melodia, niente atmosfere. Hardcore secco, duro e puro, sparato fuori con una travolgente onestà. Questo fanno. Se vi va bene, bene, se no, cazzi vostri.
La cosa che colpisce è la violenza e la compattezza del suono, che arriva in faccia come un muro di cemento armato, senza avvertimenti di alcun tipo, un’aggressività che non punta sulla velocità, come il vecchio Hardcore Punk, ma su rapidi cambi di tempo e minacciosi breakdown intrecciati sotto riff di chitarra accordata tot toni sotto.
Il disco, totalmente autoprodotto, è stato registrato e missato da Eugenio (già bassista della band) e Daniele Antelmi, mentre il mastering è stato affidato a Stefano Quarta. Dell’artwork si è invece occupato Fabio Percia, voce della band.
Sul futuro della band non sono informato. Cosa mi piacerebbe sentire? Qualsiasi cosa. Sono sicuramente più fan dell’Hardcore leggermente più melodico, che di quello metallico. Preferisco che si spostino su quello? Sarei sicuramente curioso, ma rimarrebbe il fatto che sono tra le pochissime band in Italia a suonare così bene questo nuovo genere. Sarebbe davvero un peccato perderli.
-Matteo