La Befana in Romagna è arrivata con una calza ricca di concerti che da Ravenna a Rimini, passando per Cesena hanno animato la notte dell’Epifania.
Tra scelte logistiche e scelte di cuore, prendo la direzione per il Vidia Club, dove si preannuncia una serata tutta Romagnola con il punk rock dei giovani Drive me dead, lo ska core degli Iesse e il ritorno del pop punk dei Naftalina.
Dati già per persi i primi per motivi di lavoro, purtroppo, per l’ennesima volta arrivo tardi anche per gli Iesse. Qualcuno potrebbe pensar male, ma giuro che non lo faccio di proposito.
Riempire il Vidia non è certo semplice senza i grandi nomi, ancor di più se nella stessa serata a pochi km c’è un concerto degli Statuto con tanto di free entry; ma le band romagnole hanno un seguito di fedelissimi che non li abbandona mai, e quindi la sala concerti del Vidia si presenta tuttavia non proprio vuota. Personalmente tra amici e conoscenti trovo giusto il tempo di scambiare qualche saluto e cogliere l’occasione per gli auguri di buon anno che i nostri amici Naftalina sono sul palco.
Molto probabilmente se avete intorno ai 30 anni o poco più, vi ricorderete di questa band del Forlivese, che sul finire degli anni novanta, realizzò il sogno di tante garage band passando per l’appunto dalle cantine alle apparizioni sui network nazionali (da Tmc2-Ex Mtv a Radio Deejay, arrivando addirittura su Rai e Mediaset). Il contratto con la Sony Music, il tour con molti artisti italiani, le riviste patinate e poi nel giro di poco meno di due anni lo scioglimento in seguito alla decisione della band di non scendere a compromessi con la major che aveva definito troppo rock e poco commerciale quello che doveva essere il secondo album.
A poco meno di due mesi dalla data del Sidro Club che ha segnato il ritorno dopo 20 anni di silenzio, i Naftalina come se fosse un segno del destino tornano su quello stesso palco da dove nel lontano 1998 era iniziato il tutto.
Forse qualche capello in meno, forse qualche ruga in più, ma Peter (Voce e chitarra) e Clary (voce e basso), accompagnati alla batteria da David Sabiu (produttore storico della band) si presentano sul palco in grandissima forma, con poche chiacchiere e tanta voglia di suonare. Si passa da “Ignoro” a “Bagliori insoliti”, da “A me piace così” a “Debby” tirando fuori uno dopo l’altra le canzoni del primo album, e alternandole con i pezzi forse meno conosciuti ma più rock come “Distruggimi” e “Scuola guida” tratti dalla raccolta 2001/2011.
In scaletta anche qualche nuovo pezzo tra cui spicca “Nostrand Avenue”, una delle mie nuove preferite: melodica e graffiante, è impreziosita dalla collaborazione con FranK e Teone degli Iesse ai fiati.
I piccoli problemi con gli amplificatori e il pedale del basso che continua a scollegarsi facendo impazzire la Clary e lasciando Peter e David in un insolito duetto chitarra-batteria, non fanno tuttavia perdere quel sorriso e quella gioia di eterni adolescenti. Anzi, i piccoli imprevisti riescono a sciogliere quella tensione/emozione da prima volta sul palco, e sbloccare un fino a quel punto un intimidito Peter e una silenziosa Clary.
L’oretta e poco più di concerto vola via, e senza neanche accorgercene ci ritroviamo alle ultime canzoni. “Non salti come me” e l’attesissima e richiestissima “Se…” chiudono lo show dei ragazzi, che vengono abbracciati dal caloroso applauso di tutto il pubblico presente, e che ufficializza a tutti gli effetti il gran ritorno della band.
Già annunciata la prossima data per il 15 Febbraio ai “Bevitori Longevi” di Forlimpopoli, noi guardiamo oltre e aspettiamo l’arrivo dei nuovi video ma soprattutto il nuovo album (Stanza 423) nel quale secondo alcune indiscrezioni si alterneranno melodie radio-pop e punk-rock che tanto ci continuano a piacere.