Scrivo questa recensione con vergognoso ritardo rispetto all’uscita del disco, ma ahimè sono venuto a conoscenza di questo eccezionale terzetto solo da pochi mesi. Il tempo di comprare il disco e ascoltarlo come se non ci fosse un domani ed eccomi qua a recensire SANGUE TRA I DENTI, primo full-lenght dei BARBERA&CHAMPAGNE, band che ha esordito con l’EP Stato di Abbandono e ci propone questa bella mezz’ora di streetpunk sano e genuino dalla laida provincia romana.
L’intro non poteva che essere del Signor G, poi un susseguirsi di emozioni cariche di rabbia, la rabbia della gente che non molla un cazzo e tira avanti con la forza che gli da la sua famiglia, quella incontrata per strada, sangue diverso ma stessi occhi e stessi rancori, musica dura che si sposa perfettamente con i testi e che ti porta direttamente in provincia a sudare per non cedere alla noia. Poi ad un bel momento salta fuori un pezzo acustico di una bellezza disarmante, davvero strano trovarlo qui in mezzo ma in qualche modo è al posto giusto. Tanti gli amici che hanno partecipato a questo disco, come si legge nell’intervista che ho fatto qualche tempo fa, la scena da quelle parti è molto unita e questa unità rende il disco ancora più vivo.
Non me la sento di finire con il paragonarli (per molti credo sia inevitabile, per me no) agli Automatica Aggregazione, per quanto mi riguarda penso che mai come in questo caso sia logico dire che lo spirito continua.
Prodotto da Barbera&Champagne con la collaborazione di Gabriele Novi Chavarria per Lake Records
1) NOIA con L’Ultimo & Akka (LAFURIA)
2) PONTON DELL’ELCE (storia di un adolescente)
3) RIPRENDITI
4) PIRATA (Bluebeat)
5) SANGUE TRA I DENTI con Pat Atho
6) CHE COSA RESTERA’ DI NOI
7) REPRESSIONE (non votare) con Maurizio (Gli Ultimi)
8) CUORE DI PIETRA con Ramiro e Tito (NOPROVE) e Pat Atho
9) LA MIA GENTE