Dopo 4 anni di assenza, intramezzati da un live celebrativo al S036 di Berlino, torna in studio la Banda Bassotti per un nuovo album di puro combat-rock sempre su etichetta Rude Records.
Da oltre 20 anni sulla strada, divisi tra cantiere e palchi, la Banda Bassotti rappresenta in Italia e nel mondo un punto di riferimento per tutto il movimento antagonista visto che oltre a dell’ottima musica, Picchio, Sigaro e compagni, oltre la musica, hanno sempre unito un reale impegno sociale.
“Siamo guerriglia” prosegue quanto iniziato con “Viento, lucha y sol” ove alle sentite rivendicazioni sociali la Banda Bassotti esplora nuovi territori sia musicali che di lotta.
Rifare a distanza di oltre venti anni una versione rivisitata di “ Avanzo de cantiere” avrebbe avuto probabilmente poco senso visto che la band è cresciuta (e non solo di età) e non poteva riciclarsi sui soliti temi, nonostante rimangano sempre di triste attualità…comunque per chi volesse, è stato ristampato in vinile recentemente ma questa è una altra storia.
Il disco parte con l’anthem “Manè” dedicata all’indimenticabile Garrincha in una poesia tributo ad un calciatore che oltre al pallone ha saputo essere un grande uomo.
Subito dopo ai ragazzi di Roma si aggiunge Evaristo de La Polla Records per la cover di “Ellos dicen merda”, storica canzone punk spagnola, che lascia spazio alla poesia in mid-tempo di Rum e polvere da sparo.
Neanche un attimo per tirare il fiato che in regia al basso sale Flavio degli storici Los Fabulosos Cadillacs che regala un gradito cameo in “El Leon Santillan”.
Il disco continua carico con “Gasolina essence” e il singolo “La Banda del cimitero” che mostrano una band ancora in splendida forma in due brani che necessitano solo un meditato ascolto perchè sono temi di lotta, resistenza, contro le ingiustizie perpetrate sugli innocenti.
L’album si conclude con la cover dell’indimenticato Rino Gaetano con “Mio fratello è figlio unico” (se mai ci fosse bisogno di una presentazione a questo brano) ove partecipa Mannarino per aumentare il tasso di romanità del tutto.
So che nella vostra testa molti si staranno domandando se ha senso un disco della Banda Bassotti nel 2012 e se i ragazzi di Roma hanno ancora qualcosa da dire?
Confesso che la stessa domanda me la sono posta anche io, soprattutto vedendo che in scaletta presentano ben due cover.
Molto probabilmente questo disco non aggiunge nulla di più alle già gloriose pagine di storia già scritte dalla band ma ciò di sicuro non toglie che anche questa volta i Bassotti si sono straconfermati alla grande (e magari ci fossero più band come loro in circolazione!)
Se non credete a quanto scritto sopra non perdete l’occasione di ascoltare il CD e sopratutto di vederveli live, sono certo che tornerete a casa grondando sudore e rabbia!…quella sana rabbia che ci da forza per continuare a lottare ogni giorno.