A cura di Aldo Santarelli
Chi ha visitato i Paesi Baschi ha conosciuto un popolo unico, che vive su una terra “fantastica”, da una parte altissime scogliere sfidate da un mare impetuoso, paradiso dei surfisti, e ricco di pesce, dall’altra montagne con alberi altissimi, paesaggi di un verde intenso che sembra di essere in Nord Europa. I Baschi sono un popolo che lotta e festeggia alla stessa maniera, capace di ritrovarsi nelle feste del popolo a spostare pietre enormi di pochi centimetri seguendo un rito antico perso nel tempo.
Ecco , Avanti Uniti, il nuovo album della Banda Bassotti, fortemente voluto dal produttore e chitarrista basco Kaki Arkarazo (Negu Gorriak), ha la stessa intensità , gli stessi valori portanti di forza e umanità.
Un rito antico per tutti, una pietra che avanza.
E’ il testamento musicale e ideologico di Angelo “Sigaro” Conti, poeta e musicista, per sempre paladino degli ultimi, che in questo lavoro firma quattro brani per testo e musica e uno solo per musica con liriche affidate allo storico membro originario, manager e produttore David Cacchione. Lo stesso è autore dei testi per ben cinque brani in totale, di cui quattro con le musiche di Kaki Arkarazo, a sua volta autore di musica e testo (insieme a Fermin Muguruza) del brano “Battito nel cuore”. Ad esaurire l’argomento, il bassista e arrangiatore, Michele Frontino, autore di due brani completi e il cantante e trombonista Francesco “Sandokan” Antoniozzi del brano “No found”, note cruciali dell’opera.
Il disco è in vinile con allegato un cd (perché come dice Mimmo, io in macchina ciò ancora il lettore e le cassette) il primo contiene dieci canzoni e il secondo quattordici , con il finale affidato alle voci degli operai del Collettivo di Fabbrica della GKN.
E’ inoltre corredato di numerose splendide foto ad opera di vari amici fotografi, e un booklet con i testi e traduzioni a fronte e i numerosi crediti.
Le canzoni in ordine sparso:
”Battito del cuore” testi e musiche dei due ex Negu Gorriak, Kaki Arkarazo e Fermin Muguruza, con il cantato a due di Sandokan e Pikkio, rientra nella lunga tradizione dei brani che la BB ha esportato nel mondo, combat rock / ska, fiati epici e organetto ad accompagnare liriche che raccontano la visione che si ha dei Bassotti fuori dall’Italia, un legame forte e appassionato , dai Paesi Baschi a tutto il resto del mondo.
“Roma non si vende” il primo dei lasciti di Sigaro, è anch’essa un marchio dell’autore, che ritorna sulla scia delle canzoni del gruppo che raccontano il vissuto della realtà romana, in questo caso degli sfrattati e disoccupati, esemplare l’interpretazione di Pikkio nel romanesco del popolo.
“La Brigata Internazionale”, musiche di Sigaro e testo di David Cacchione, cantata da Sigaro è l’orgoglio e il tributo ad uno degli atti di umanità e anti-nazifascismo realmente concreti che distingue i nostri, capaci di riunire uomini giusti da ogni parte del mondo; la song è un combat rock segnata da una micidiale combinazione basso batteria incorniciata da fiati alla Redskins e chitarre sferraglianti.
“No found” è opera nei testi e musiche del bravo Sandokan, rime di denuncia sulla perdita dei valori basilari di una umanità in regresso, declamata su un tappeto sonoro sferzante , interpretata dallo stesso.
“404 partizan” altro brano di Angelo Conti , splendida canzone nello stile tipico in levare che si lancia in un punk rock avvincente, parole di speranza nei giovani europei.
“Augh” è uno dei due brani a firma Michele Frontino; è la sua personale manifestazione d’amore ad un compagno di storie e viaggi, musica e chiacchierate, il suo tributo a Sigaro scandito in un suo tipico saluto, (atto d’amore per i pellerossa d’America). Frontino è un abile costruttore di suoni , dal dub alle basi ritmiche con il basso capace di marcare i brani, chitarre e fiati impetuosi, dettati dalla sua lunga esperienza negli studi di registrazione. Brano segnante.
L’altro suo brano firmato è “1437” potente brano sul dramma dei caduti e sfruttati sul lavoro, gli strumenti imperiosi, voce arrembante di Pikkio e cori trascinanti (anche con Maurizio Bardo e Stefano Kino Ferri). Presente solo sul cd, insieme a “Persecucion de Villa/Adelità” unica cover di un tradizionale messicano, anche esso facente parte del genogramma dei Bassotti nel legame con le Americhe del Sud. L’interpretazione di Giampaolo Pikkio Picchiami è sorprendente nella sua capacità di cantare gli idiomi tutti.
“Piccolo grande Uomo” Cacchione/Arkarazo, è rivolto al fondamentale esempio di Gramsci, la sua vita, la sua terra, i suoi scritti e il luogo dove riposa. Voce di Antoniozzi “Sandokan”, base reggae e sparate punk. Pezzo notevole, raccontato da parole significanti e utili. Brano presente sul cd.
Ad esaurire il conto dei brani solo su cd si inserisce “Milioni di urla” sempre Cacchione/Arkarazo e voce di Sandokan, per un brano trionfante nell’incalzare ritmico con un testo manifesto della comunità che la Banda Bassotti rappresenta dagli inizi. Splendido.
Il decimo brano dello LP si chiama “Tempo”, scritto da Cacchione e musicato da Arkarazo, mirabile confessione dell’autore sul tempo che ci rimane, quando, voltandosi indietro e rileggendo le tante esperienze accumulate, nasce una riflessione amara sul tanto da fare e da dare e gli anni che passano. Combat punk meditativo.
“Vittoria“ numero due della sequenza, Cacchione /Arkarazo, song battagliera con coro irresistibile stile BB. Quindi rimane ”Lluvia de Sal” altro lascito di Angelo “Sigaro”Conti, interpretata da Picchio, scritta in spagnolo americano, dedica all’ultimo comandante del nuovo secolo, il fiero Chavez.
Chi scrive ha lasciato in ultima “Questa notte”. E’ la canzone con cui Sigaro ha salutato la sua gente, i suoi cari, compagni e ribelli, gli amici, lavoratori e derelitti, gli ultimi. Il brano è stato pubblicato in video già nel 2019 poco dopo il suo addio (l’intero album è stato scritto tra il 2018 e il 2021), è un lascito doloroso e bellissimo, la voce di Sigaro provata, accompagnata dalla sua chitarra, un coraggioso saluto di un uomo che ci ha dato tanto e che rimarrà nel nostro cuore fino alla fine, un invito a cercarlo in ogni segno che ci manda la terra, in ogni candela accesa.
Un album epocale.
Non esagero, se ciò è riferito al primo lavoro senza il nostro Sigaro .
Non si esagera, visto il valore tecnico musicale e compositivo.
Rimarrà per sempre il disco di tributo al Nostro, ma anche quello che ha svelato definitivamente le capacità del nucleo della band, il valore compositivo di David Cacchione, già autore di brani valenti e confermato dai suoi due libri; le capacità tecniche di Michele Frontino, poliedrico e visionario; la conferma di Francesco Sandokan Antoniozzi, musicista internazionale, che ha dato prova di sé in molti progetti, naturale coadiuvatore di Giampaolo Pikkio Picchiami alle voci, direttore di orchestra e coreografo con il maestro Maurizio Gregori e tutta la sezione fiati ossia, i maestri Giovanni Todaro, Michele Fortunato e Sandrino Travarelli (presente in quattro brani).
Quindi la salda presenza di Fabio Scopa Santarelli alla chitarra, il drumming potente e preciso di Luca Fortunato, aggiungendo la definitiva affermazione dell’ altra chitarra Enrico Luciani.
A proposito delle chitarre và aggiunta la partecipazione di Francesco Carretti in 4 brani (e in alcuni live) mentre Kaki Arkarazo suona la chitarra in quasi tutti i brani del disco.
Una nota a parte merita Giampaolo Pikkio Picchiami, frontman sodale per una vita di Sigaro, capace di cantare tutto, il suo tuffo a petto nudo tra le braccia dei ragazzi sotto il palco del concerto del ritorno romano del dicembre 2021, è l’emblema della forza e della voglia di gioia e lotta della Banda Bassotti.
Un lavoro proiettato nel futuro, con radici profonde.AVANTIUNITI è online su tutte le piattaforme digitali al Link:https://orcd.co/presave-avanti-unitiLa copia fisica è ordinabile scrivendo a:[email protected]
Aldo Santarelli