Non si può certo dire che manchi grinta e passionalità a queste cinque ragazze milanesi per adozione : da tempo ormai non è più una novità che anche il ‘gentil sesso ‘ abbia fatto del rock&roll un’arma letale, ma ciò che colpisce in STRIKE è che Rox (voce), Morgana ( chitarra ), Dany (guitar / vocals ), Franka (bass) e Aika (batteria) riescono ad esprimere, soprattutto nei testi, una visceralità al femminile per nulla stereotipata : ecco allora affrontati con spregiudicatezza temi quali la solitudine urbana, i rapporti tormentati ed ambigui con l’altro sesso, la libertà rincorsa affannosamente, il rifiuto e la critica dell’ipocrisia della politica attraverso un uso aggressivo della lingua italiana, eludendo almeno in parte il luogo comune che sia cattiva compagna dell’essenzialità del rock e del punk.
Nei testi di Strike la rabbia incrocia la gioia di vivere, la paranoia si mischia con le frustrazioni, timidi accenni di poesia malata sfociano inevitabilmente nell’urlo di dolore esistenziale.
Molto varie nei moduli di rock adottati le Bambole blandiscono con la ballata iniziale Wendy, una storia quotidiana di disagio femminile, per poi esplodere nel punk di Strike, Sei tu, Sweet Paradise (T.S.N.), Freeway .
Le atmosfere si fanno più dilatate ed hard in Contropressione, Rivolta, Anima G., Condensa, nelle quali Morgana e Dany si mettono in bella evidenza con riffs incisivi ed ipnotici e la torbida macchina rock&roll approntata dalle Bambole Di Pezza raggiunge livelli notevoli di coesione strumentale.