A distanza di quattro anni dall’ottimo “The Tipping Point”, tornano gli Authority Zero con il nuovo album “Broadcasting To The Nations”, uscito per Bird Attack Records.
Sin dai primi singoli di presentazione ho avuto l’impressione che sarei stato davanti ad un gran bell’album. Non mi sbagliavo.
“Broadcasting to The Nations” è un disco potente e dalla super produzione, che rallenta quando è tempo di rallentare e accelera quando c’è da accelerare. I primi tre pezzi sono delle vere schegge: Firs One in The Pit è un pezzo Hc con tanto di break-down/palm muting finale, Reconciliation aggiunge quella melodia tipica dell’Hc melodico e Destiny And Demise rimane subito in testa per i suoi cori e il sing along nel ritornello.
Come in tutti i lavori della punk band di Mesa non possono mancare le sonorità in levare: la title track è il pezzo ska punk per eccellenza, caratterizzato dall’ottima alternanza tra il levare e il vero e proprio punk rock, alternanza riscontrabile anche in Revolution Riot, pezzo più impegnato a livello di lirica in cui spicca un ottimo arrangiamento di tastiera. Rimanendo sempre al levare La Diabla e Summer Sickness rappresentano i pezzi più “pop” dell’album, una mescolanza di reggae e rocksteady in cui la voce di Jason DeVore (a mio parere una delle più belle nel punk rock mondiale) la fa da padrona.
Dopo un leggero rallentamento nella parte centrale del disco, “Broadcasting to The Nations” si riscatena in One Way Track Kid, dal 4/4 velocissimo e nella conclusiva No Guts No Glory, nella quale ritornano prepotenti le caratteristiche dell’Hc melodico.
Lo pensavo prima e ora lo confermo: gli Authority Zero sono uno dei gruppi più sottovalutati e meno tenuti in considerazione di tutto il punk rock: disco da avere.
Tracklist:
1) First One in The Pit
2) Reconciliation
3) Destiny And Demise
4) Broadcasting to The Nations
5) Summer Sickness
6) Bayside
7) Revolution Riot
8) Sevens
9) La Diabla
10) Creepers
11) When we Rule The World
12) One Way Track Kid
13) No Guts No Glory