Gli Atrox sono una di quelle band che sicuramente non avrebbero bisogno di presentazioni, ma qualche accenno lo dovrò pur fare, no? Band hardcore milanese attiva dagli anni ‘80 ha ormai collezionato diversi cd, la maggior parte dei quali di elevata compattezza, valore e di complessità ultra efficiente, tra gli album sicuramente più significanti “Domani rosso Sangue” e “Hardcore against Repression”.
Anche quest’album è pieno zeppo di canzoni, si chiama “Ecco la guerra”, ha ben 26 canzoni ed in un periodo in cui bande di ragazzini per la fretta di far uscire qualcosa con il loro nome fanno uscire centinaia di ep o mcd di poche canzoni, vediamo spuntare questi vecchietti con un’attitudine mai doma che puntano alla comunicazione, possibilmente chiara ed esaustiva. Potrei aggiungere altro, ma basta fare citare loro stessi per far capire di cosa sto parlando: “Alcuni dei brani presenti in questo cd sono costruiti su improvvisazioni di chitarra e batteria, HC come musica urgente per urgenze espressive”.
I testi, rigorosamente in italiano, parlano di tutto, con profondità e personalità, si alternano testi ultra politicizzati come ad esempio “Br 11-03-2006” ad altri più intimi, dando molto spazio alla vita, alla morte, alla sofferenza, alla rabbia, e come fa intendere il titolo dell’album, alla guerra. Una grande critica al sistema viene da questo prodotto, la riflessione rimane..
Devono dircelo questi 40enni cosa non va nel mondo, cosa non funziona nella nostra vita? Troppe volte le nuove generazioni sono poco attente alle odierne difficoltà di sopravvivenza.
Ottimo cd, dove troverete anche un pezzo di Robert Delirio “Made in China” e una canzone tributo a Joe Strummer. Stupefacente e mai domi.
Voto: 5/5 case