Se fossero venuti allo scoperto qualche anno dopo, ci ritroveremmo a parlare di una delle migliori metal band in circolazione. Sfortuna vuole che gli As Hope Dies oggi non esistano più, soprattutto a causa dei molti problemi venuti fuori strada facendo, etichette discografiche in primis.
A riportarli in auge ci pensa la Still Life Records, che dopo aver preso accordi con i stessi membri della band ha finalmente ristampato il loro ultimo lavoro, vale a dire un EP omonimo di cinque tracce. Rispetto alla versione originale la prima cosa che si nota è la qualità del suono, completamente rivisitato sia in fase di mixaggio che di produzione e che appaga in tutto e per tutto la mostruosa tecnica di questi musicisti statunitensi.
I brani contenuti sembrano essere la naturale evoluzione dei due lavori precedenti “Birthplaces and burial sites” e “Legions bow to a faceless god” (ai tempi ben accolti nel panorama hardcore), melodic death metal ricco di fraseggi chitarristici mostruosi, grosso lavoro svolto nel drumming e cantato che alterna fasi urlate ad altre growl.
Una prova di forza che evidenzia l’amore che gli As Hope Dies nutrivano per la scena metal scandinava, che troviamo a più riprese nella ricerca di trame melodiche ben congeniate e nella furia che imperversa a più non posso in ogni loro canzone. Un EP riuscitissimo, che lascia un po’ di rammarico pensando al loro scioglimento e caldamente consigliato a chi ascolta metal e hardcore.
Voto:7
Tracklist:
01.Destiny unfolding 02.Misanthropy 03 In hopes of perfection 04. The sound of hollow words05.Emotion over repetition
Influenze: At The Gates, Dark Tranquillity, Shai Hulud