Arrivano i TEENAGE BOTTLEROCKET: chiacchierata con Ray

Tra poco meno di un mese saranno in Italia (nello specifico all’Honky Tonky di Seregno) per un’unica data i Teenage Bottlerocket (in compagnia di Masked Intruder e Cocks, https://www.facebook.com/events/799328566787639/ ).
In occasione di questo ritorno, abbiamo fatto due chiacchiere con Ray con il quale abbiamo affrontato svariati temi: dal passaggio alla Rise Records, al nuovo attesissimo album “Tales From Wyoming”.

teenage bottlerocket b&w

Ciao Ray! Benvenuto su punkadeka.it!
Per iniziare: cosa ha significato per voi il passaggio dalla Fat Wreck alla Rise Records?

Tutto ha avuto a che vedere col provare qualcosa di differente. Amiamo e continueremo ad amare la Fat, è sempre stata grande con noi. Volevamo solo provare qualcosa di nuovo.

Il vostro nuovo album è uscito pochi giorni fa proprio per Rise Records: che ne pensate di “Tales From Wyoming” ?

Si. “Tales From Wyoming” è uscito il 31 marzo. Il giorno del mio compleanno e di quello di mio fratello Brendon. (Se la ride, ndr)

Il vosdownloadtro percorso musicale è iniziato con la One Legged Pup Records (ritorno al 2003, anno di “Another Way“). Cosa è cambiato in voi da quegli anni fino ai giorni nostri?

Un sacco di cose sono cambiate! Il nostro primo 7” uscì nel 2002 (“A-Bomb” 7″) e dopo la nostra prima uscita abbiamo suonato più di 1000 concerti: ogni concerto è emozionante come il primo e cerchiamo di rendere emozionante ogni attimo del nostro “essere band”, non solo per noi, ma per tutte quelle persone che sono coinvolte in questo progetto.

A proposito del sound nel vostro percorso musicale: credo che le vostre passate influenze (penso soprattutto a Ramones, Screeching Weasel e Riverdales) siano oggi accompagnate da un sound molto più “californiano”. Quali sono i vostri punti di riferimento nel comporre?

Noi tutti ascoltiamo un sacco di musica. Io per esempio in questo periodo sto svariando dalla colonna sonora de “I Guardiani della Galassia” agli Hanson Brothers.
Non posso comunque negare che la nostra maggiore fonte di ispirazione siano sempre stati i Ramones, ma sono d’accordo con te: il nostro sound si è sviluppato ed evoluto molto.

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Negli ultimi anni avete condiviso vari tour con alcune delle punk band più importanti (penso soprattutto a Pennywise, Face To Face e Nofx). C’è un particolare rapporto che avete costruito con qualche band durante questi tour?

Ci rapportiamo benissimo con ogni band con cui andiamo in tour. Nofx e Copyrights sono sempre ottimi compagni di viaggio! Il fare tour è un qualcosa che lega indissolubilmente le band. Ci sentiamo onorati di aver condiviso i palchi di mezzo mondo con queste band. E’ stupendo!

Tornando per un momento alla Rise Records: credete che questo sia un punto di arrivo oppure l’ennesimo passaggio della vostra carriera?

Viviamo il imagesnostro approdo alla Rise Records come un altro capitolo della nostra carriera. La Rise Records ha fatto moltissimo per noi, e non smetteremo mai di ringraziarla. Siamo molto contenti di “Tales From Wyoming” e non vediamo l’ora di partire per i prossimi tour. Aspettiamo moltissimo la data in Italia!

Visto che l’hai citata, in poco meno di un mese farete tappa in Italia. Visto che, se non sbaglio, è la terza volta che venite a suonare qui, qual’è il vostro rapporto con l’Italia in generale e in particolare coi fans italiani?

L’Italia è un paese che da sempre ha abbracciato il sound “alla Ramones” e, come ho detto precedentemente, questo ha sempre fatto parte della nostra musica. Siamo sempre stati accolti molto bene in Italia e abbiamo il massimo rispetto per la vostra cultura!

11216226455_3cde3c287c_oCi sono band europee con le quali avete un particolare rapporto di amicizia?

Amiamo Mugwumps, Duracel, Tough, Apers, Manges, Accelerators e 20 Belows. Amiamo anche una miriade di band americane, ma sarebbe impossibile farne una lista.

Il vostro ricordo di David Jones degli Enemy You, recentemente scomparso.

David era sempre una persona speciale, era un grande fan della nostra musica.
Nel 2003 suonammo al Gilman Street di Berkeley e David era presente al nostro concerto e poco dopo passò la nostra demo a Toby della Red Scare Industries (altra etichetta a cui siamo e saremo per sempre legati). In pratica possiamo dire che è grazie a David che abbiamo firmato per la Red Scare. Era e sarà sempre molto amato da ognuno di noi.

Grazie mille per questa intervista Ray!
Se vuoi puoi lasciare un messaggio a tutti i lettori di punkadeka.it! Ci vediamo a Milano!

Ciao e grazie a tutti voi!
Aspettiamo veramente con ansia la data italiana!
Let’s party!

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