In una piovosa domenica di fine aprile, al Centro Sociale Baraonda di Segrate arrivano gli argentini Argies con il loro “Dancing In My Shoes Tour”, iniziato proprio in Italia pochi giorni fa e che per i prossimi mesi li porterà a spasso per tutta Europa, aprono le danze i magentini Guacamaya.
Arrivo al Baraonda verso le 22, essendo domenica sera mi aspettavo poca affluenza….ma non COSì poca, ormai Milano si muove solo ed unicamente per i grandi nomi della “scena”, do un’occhiata alla fornitissima libreria del Baraonda, prendo la mia birra di rito e subito salgono sul palco i Guacamaya, in tour per festeggiare i 10 anni di attività.
Reb e Soci partono forte, per oltre mezz’ora sparano ottime canzoni Combat Punk veloci ed aggressive, “La Taverna Del Diavolo” è tra le mie preferite, “Solo Odio”, “Come un Dio”, poi spazio alla cover “Vi Odio” degli Atarassia Gröp ed un piccolo tributo a Johnny Cash, molto bella la loro versione di “Ring of Fire”.
Il concerto continua bello tirato e si conclude con 3 splendidi proiettili: “Il testamento di V”, “Radio Guerrilla”, presente sulla compilation S.O.S. 4 Gaza e dedicata a Vittorio Arrigoni ed infine “Long Kesh”, un bel live suonato molto bene e cantato con passione.
Piccola pausa per cambio strumenti e sound check, un salto al bar per un’altra birra ed ecco che attaccano gli Argies. Sinceramente non conoscevo questi ragazzi di Rosario, mi sono documentato prima di andare al concerto e scopro che sono sulla scena da quasi 30 anni, che hanno suonato con US Bombs, Oi! Polloi, Total Chaos, MDC e compagnia brutta ed hanno prodotto 7 album.
Il loro sound è combat rock clashiano al 100% molto coinvolgente, riconosco la stupenda “Nicaragua Sandinista” e “Sin Nada”, ma li ascolto da troppo poco tempo per conoscerle tutte, sicuramente acquisterò i loro lavori perché dal vivo sono davvero forti ed esplosivi nonostante la gente sia poca e praticamente nessuno conosce i loro testi. Anche qui c’è spazio per delle cover, splendida la versione spagnola di “Police On My Back” dei Clash (un policia atràs), poi “Luna Rossa” della nostra Banda preferita e “If The Kids Are United”, per una buona ora di spettacolo, che si conclude su una stupenda versione punk di “Guantanamera”.
In totale una bella serata di musica socialmente impegnata, per quanto mi riguarda sono contento di aver alzato il culo dal divano e di aver speso la bellezza di 3€ (!!!!) per aver rivisto ed apprezzato un’ottima band nostrana ed aver conosciuto gli Argies, band che sicuramente entrerà a far parte della mia lunghissima “playlist”, come dicono i giovani.
Ci si vede sotto il palco