Appello per la legge sulla musica

Non ci facciamo certo prendere la mano dalla politica e dai suoi vessilli ma, vogliamo essere partecipi con la nostra scena ad un discorso che riteniamo sia possibile da concretizzare. A differenza di coloro che si danno per vinti ancora prima di cominciare noi restiamo con i piedi per terra, conosciamo cosa vuol dire autoproduzione e do it yourself …

,..sappiamo come rimboccarci le maniche senza aspettare il sole che sorge ed il magnate di turno che ci risolva il problema, diciamo che siamo l’opposizione del power flower e ci batteremo finchè non ci siano disparita’ nella suddivisione dei pani e dei pesci anche perchè siamo coscienti che ci sono infiltrazioni nel mondo indipendente che con l’indipendenza non hanno nulla a che fare e che sono pronti a mettere le mani su quello che molti altri si sono sudati con il duro lavoro e la reale ATTITUDINE, che NOI riteniamo FONDAMENTALE.

Non siamo autonomisti e devoluzionisti ma semplicemente ed orgogliosamente PUNK.
 
Ci risentiamo dopo il 10 aprile…
 

Di seguito una nota sintetica dell’incontro del 26 marzo 2006 al Rolling Stone di Milano:

 

Grande successo di pubblico, grande presenza dei media e grande passione all’incontro tra artisti e produttori discografici indipendenti e Romano Prodi al Concerto per la Legge sulla Musica a Milano. Numerosi  e qualificati gli interventi a rappresentare tutta la scena indies italiana, da quella storica di Eugenio Finardi fino a quella piu’ nuova di Roy Paci a Gianni Ma roccolo dei Pgr, ai La Crus, fino ai giornalisti Daniel Marcoccia e Paola Maugeri che hanno condotto l’incontro, si sono susseguiti una serie di interessanti interventi. 

Oltre alle richieste specifiche legate al settore musicale quali una Legge sulla Musica che dia dignità professionale e culturale al mestiere del musicista e del produttore, l’abbassamento dell’Iva sul cd, l’incentivo all’ingresso nei grandi media delle nuove proposte delle produzioni musicali indipendenti italiane, il sostegno agli esordienti e ai festival pop-rock del nostro paese, la promozione della nuova musica italiana all’estero, un piu’ stretto rapporto con il mondo della scuola e un rafforzamento dei nuovi media – non son mancati riferimenti alla necessità, in un quadro generale,  di ristabilire un piu’ generale clima di risveglio culturale nel nostro paese.

Straordinario l’impegno, da parte di Romano Prodi, leader dell’Unione, che ha ascoltato con grande interesse ed attenzione tutti gli interventi di fronte ad una platea formata dai principali rappresentanti della nuova scena musicale italiana e da tantissimi giovani appassionati a realizzare, a fronte di questa coesione,  una Legge sulla Musica che dià dignita’ e spessore culturale agli artisti, che riduca l’Iva sui cd , che incentivi la presenza dei giovani talenti musicali italiani all’interno dei grandi network tv e radiofonici, a fare un tavolo di lavoro interministeriale tra beni culturali,  attività produttive e pubblica  istruzione che permetta la promozione della musica italiana all’estero e la presenza costante della musica nelle scuole.

Gli organizzatori de “L’Unione fa la Musica”,  sono piu’ che soddisfatti di tale esito, infatti per la prima volta il Leader di una  Coalizione che aspira al Governo del Paese  si impegna  per una Legge sulla Musica davanti a tutta la stampa italiana e internazionale: vi è stata infatti al diretta di Rai Tre, numerosi servizi televisivi su tante altre Tv,  oltre a importanti articoli sulla principale stampa quotidiana, e la presenza di tantissima stampa straniera che ha potuto così conoscere l’esistenza di una scena musicale indipendente nel nostro paese.   

Gli organizzatori raccolgono subito la proposta e proseguono a lavorare per mantenere e consolidare il lavoro di coesione tra tutti gli operatori del settore musicale.

Intanto proseguiamo, dopo  le oltre 300 adesioni raccolte fino ad oggi all’appello per la Legge sulla Musica,  la raccolta di adesioni cercando di ampliarle al massimo, su tutti i livelli, così da avere una forza sempre piu’ ampia   e  lavoriamo ad un nuovo appuntamento da tenersi subito dopo le elezioni per proseguire il lavoro avviato insieme prima alla Fabbrica del Programma, quando Romano Prodi, invito’ per la prima volta, al pari degli altri operatori della cultura, i protagonisti della nuova scena musicale indipendente italiana a raccontare la loro esperienza e le loro esigenze .

Per info: www.audiocoop.it

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