ANTIFA Festival

Ancora una bella data insieme a tanti kids venuti dallle parti piu’ lontane d’italia ma non solo, persino qualche siciliano, tutti per vedere una band mito per L’Oi! Internazionale, ovvero The Oppressed.

Intro a cura di  Devil:

…La serata era tutta per loro, per questa storica Oi! band che tanto a dato  e continua a farlo nonostante tutto e l’eta’ che avanza.

Era la prima volta per loro che uscendo fuori dai confini della loro Inghilterra approdavano in Italia e, a sentire Roddy Moreno è stata una gran bella emozione arrivare qui da noi e poi trovarsi di fronte ad un mare sterminato di ragazzi che non hanno fatto altro che rendergli tanta emozione sino al punto di farsi sollevare e trasportare sul palco in lungo e largo…Insomma, alla faccia di chi vuole che certo PUNK sia morto e sepolto, la data dell’AntiFa festival ha dimostrato il contrario e forse è ora che certo punk esca dalla porta da cui gli è stato concesso di entrare solo per rendere un business il sudore dei Kids, sudore che pesa per ogni goccia che cade, su quelle gocce che nessuno ha il diritto di lucrare.

Erano assenti i grandi giornalisti che farciscono le pagine dei loro magazine di prodotti preconfezionati, a basso costo ma molto reditizi…Ma non importa, non era questo il concerto del secolo se non fosse che su quel palco stavano per salire THE OPPRESSED, Una legenda nel panorama dell’Oi! e per un concerto davvero INDIMENTICABILE.

Il PUNK è vivo, regna sovrano anche se tra sgomitate e pugni in faccia…del resto è PUNK.

Una nota di tutto rispetto per la mostra allestita da Fabrizio Barile che negli anni ha saputo cogliere momenti davvero indimenticabili che trall’altro sono racolti in un libro fotografico di cui consiglio l’acquisto per molti motivi storici/culturali che rappresenta tramite un arte quale la fotografia che non è da meno delle altre arti e di cui si sta scoprendo da tempo la sua importanza.
Fabrizio ha raccolto molti consensi e per chi vora’ maggiori informazioni su di lui ci contatti in redazione di Punkadeka…magari prossimamente lo intervisteremo per voi.

Un mio saluto speciale va alla Debby di escrementi, immancabile in queste occasioni, a paco, Pulcioso, Rho, ed ovviamente anche a Perno e Zora …come dice balestrino? “Ci incontreremo ancora un giorno”…non tardera’ ad arrivare.

 Punkadeka sta aprendo orizzonti diversi cercando di dare voce anche a quei kids che vivono la scena, che ne sono parte integrante e che crescendo insieme ad essa, porterano con se i segni di quelle giornate passate insieme a urlare la rabbia dentro…magari un giorno non sappiamo che fine faranno/faremo ma potremo dire che NOI c’eravamo e ci credevamo.

ANTIFA Festival Con:  THE OPPRESSED – LOS FASTIDIOS – KLASSE KRIMINALE -ATARASSIA GROOP- LUMPEN

Mostra fotografica di Fabrizio “Fritz” Barile e Proiezione del documentario “Skinhead Attitude”

Report a cura di Zora

Che gran bel concertone che ci aspetta questa sera a Padova e allora terminati i preparativi di viaggio (scorte idriche e alimentari) si parte alla volta del C.s. Pedro…. Dopo 2 ore di viaggio si arriva in città che sembra invasa da punx e skin scesi nelle strade,e ora la ricerca maniacale e sorprendentemente breve del posto, che troviamo subito, e il parcheggio? Che sclero, tre parcheggi cambiati nel giro di 10 minuti, ma il Perno è prudente e così mi piace….
Entriamo subito e scopriamo che i “Lumpen” avevano già iniziato da un bel po’, (oh che tragedia ci siamo persi il video “Skinhead attitude”, come farò ora?????) giusto il tempo di guardarci intorno che la band finisce la sua esibizione, facciamo in tempo solo a sentire tre canzoni tra cui due cover, pazienza già conosciamo la bravura di questi ragazzi calabresi e avremo l’occasione di sentirli tra due giorni a Pavia (ma questo ve lo racconterò un’altra volta).. Comunque sia grandi davvero! Dopo un’incursione del Devil, che ci viene a salutare a modo suo prima di chiudersi con Balestrino e compagni, è la volta degli “Atarassia Groop”, direttamente da Como, propongono con la loro carica di energia che li contraddistingue, canzone dopo canzone per il delirio delle teste rasate presenti che skankeggiano a più non posso, irrefrenabili sempre di più… E allora via con “Aqui estamos” (la mia preferita), “L’ora d’aria”, “Ora basta”, la reggheggiante “Plaza de majo”, ancora “El pueblo”, “Un altra domenica” e l’hardcore di “Brits out”… Tra urla, applausi, fischi di approvazione la band lascia il palco e conclude a meraviglia la sua esibizione, scatenando i kids che salgono sul palco… Tra una pausa e l’altra ci accorgiamo che sto posto è veramente grande, davvero colorato, e che la gente che prima del concerto voleva stare fuori a boicottarlo non c’è, io stranamente ho visto tutti dentro, fuori c’erano solo i cagnolini, e la gente collassata per terra….. E come al solito “parole parole parole, solo parole…”. Ma parliamo di musica che è meglio… Ed è ciò che ci interessa…


Scendono in campo i “Klasse Kriminale”, con la solita formazione, un Balestrino impazzito al microfono, Emanuela e il buon vecchio Devil che violenta la batteria con le bacchette…. Tutto è pronto e si parte… Il repertorio va da pezzi nuovi come “Spaccatutto”, “Corri corri”, “Make love make war”, “Fuggi via” ma c’è spazio anche per pezzi datati come “Ragazzi come tu e me” che scatena la folla, che si appropria del palco, poi ancora “Politicanti”, “Me wanna change le monde” (a cui sono affezionata perché è stata la canzone che mi ha fatto avvicinare a questo fantastico gruppo che amo alla follia)… E ancora la mia preferita di sempre “Oi fatti una risata” e per finire l’immancabile cover “If the kids are united”, che unisce tutti i kids in una sola voce… Ma secondo il Perno in una sola rissa… Esibizione degna di nota per i Klasse stasera, un Balestrino caldo e intenso come non mai, che inneggia il punk che mai è morto alla faccia di chi lo vuole sotto terra, incita i ragazzi uniti, insomma un uomo che vive per il punk.. ed è questo che i ragazzi vogliono…. Un esempio il Balestrino senz’altro da seguire… E così tra il degenero della folla anche i fantastici Klasse Kriminale lasciano il palco per far posto agli altrettanto grandiosi “Los Fastidios”!

Si inizia subito alla grande e Enrico si appropria del palco con la sua allegria e aggressività che lo contraddistingue, si parte con “La vera forza”, e poi “Cuba libre”, “La staffetta”, “Contiamo su di voi” (L sigh) e ancora “Vecchio skinhead” che manda in estasi tutte le teste rasate presenti, con “Sharp” poi è il trionfo e il delirio più totale sul palco, Enrico circondato dai kids che cantano con lui fino a sommergerlo, c’è spazio anche per la difesa degli animali con “Animal liberation”, e poi due cover “Last night another soldier” dei fantastici Angelic Upstarts e l’inno del Liverpool “You’ll never walk alone” che ormai non sopporto più… Basta!!

 Le canzoni si susseguono velocemente una dopo l’altra senza neanche il tempo di un respiro, così viene il tempo dei saluti e la loro esibizione si conclude con “Antifa hooligans” e la travolgente “Birra oi! e divertimento” che scatena tutta la massa di kids sotto e sopra il palco!! E ora tutti pronti per il gran finale… Signori e signore, opps scusate punx e skins ecco a voi “The Oppressed”!

Non appena i ragazzi (eh bè no ragazzi lo erano una volta) salgono sul palco i kids li accolgono con calore come solo gli italiani sanno fare (almeno una cosa a nostro favore) e non appena iniziano a suonare un coro di voci si alza con loro, che accoglienza! Non immaginavo davvero fossero così amati e supportati, e anche qui inizia l’invasione sul palco, con annesso sollevamento del cantante e del chitarrista… (di cui il Perno si è follemente innamorato)! Il pubblico è rapito dalla band e canta con loro ogni canzone, da “Work together”, “Ultra violence”, “Run from you”, “Skinhead girl” e ancora “Joe hawkins” e “This boots are made for stomping” e infine proprio quando ero in bagno a cercare di pisciare in condizioni pessime (al buio e con la porta che non si chiudeva e oltrettutto la turca) il cantante chiama a rapporto il Balestrino ed Enrico sul palco per concludere insieme il concerto cantando le ultime canzone e salutando tutti quanti, col Devil impegnato a fotografare il più possibile! Per concludere concerto davvero entusiasmante, che sembrava unire finalmente tutti i kids, se non fosse per le solite inutili risse del cazzo che rovinano la serata e quel bel clima che si era venuto a creare tra la gente… E ora finito tutto ci tocca il viaggio di ritorno, senz’altro massacrante per il mio povero tesoro che guidava nelle tenebre della notte, fermandosi più volte, causa attacchi di sonno improvvisi, io invece coperta nel mio sacco a pelo verde ignara degli sbandamenti della macchina… Ma comunque a casa ci siamo arrivati sani e salvi e molto addormentati ma pronti per una altro concerto che meriti la nostra presenza.

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