“I tuoi abbracci segnano la pelle”, l’ultima creatura dei torinesi Alldways è un disco che ripercorre, attraverso 10 tracce già contenute nei loro precedenti album (che per l’occasione sono state risuonate e riarrangiate, alcune completamente stravolte), l’attività ventennale del gruppo.
L’unica traccia inedita è “Parassiti del benessere” che è stata scritta poco prima dell’inizio della pandemia ma riarrangiata solo un anno dopo.
Il brano parla di una Torino notturna, silenziosa ma sempre in movimento che con i suoi abbracci, segna la pelle. Nel testo viene descritta l’attitudine a vivere con incosciente partecipazione ciò che accade intorno a sé; una generazione che, ancora, si sente fuori posto in una società adagiata sul benessere a divorarne ogni risorsa disponibile.
Nel video la città di Torino è la protagonista assoluta, inquadrata dall’insolita prospettiva di Rivoli, lungo l’asse di corso Francia con Superga sullo sfondo. Le immagini raccontano di una generazione che, armata del desiderio di reagire, evade da ciò in cui non si riconosce.
Le riprese e montaggio del video sono a cura di Giuseppe Garau e Giacomo Giorgi, già a lavoro con Bull Brigade, Trex Squad e Gab De La Vega.
Gli alldways sono un gruppo di amici che si incontrano per cucinare, bere, mangiare e a volte anche suonare. Ormai lo fanno da parecchio tempo, dal 2001 per l’esattezza. Sono stati accostati al punk-hardcore torinese, quello di fine anni ‘90/primi ‘00 e hanno all’attivo alcune demo, svariate compilation, qualche split e 5 album. Negli anni alcuni di loro sono andati via, altri ancora sono rientrati, ma le radici sono rimaste sempre le stesse, grandi lingue d’asfalto che corrono ed escono da Torino come rami e che ti segnano come forti abbracci.