Gli Anomia nascono nel 2000 e dopo vari anni di live, demo, vittorie e piazzamenti in concorsi musicali, da citare il Rockastle Festival finalmente decidono di far uscire il loro primo vero cd, che nel suo complesso trovo soddisfacente, ma davvero lontano dall’esser travolgente. Però questo mio giudizio non deriva dal fatto che non sappiamo suonare o che non cercano un suono fuori dagli schemi (che chi li fa nel 2007?), ma molto probabilmente da un diverso modo di intendere l’hardcore.
Qui ci troviamo di fronte ad una valida hardcore band italiana che però colpisce senza riuscire ben ad affondare il colpo.
Un hardcore di chiarissima ed evidente matrice ultrà melodica con una voce che ben si abbina e lei sì che mi convince, al 90%.
I primi due pezzi riescono a dare colpi decisivi, molto bella “Breathing loneliness”.
Ma pian pian che il cd scorre il melodico arriva nell’ultra melodico, i pezzi perdono un po’ l’impronta hardcore ed in certi pezzi sentono notevoli influenze Rock, più nel suono che non nel cantato.
Quindi non sto troppo a ripetermi, qui gli amanti della vecchia scuola non troveranno pane per i loro denti, ma se a voi piace roba più tenera e melodica, con buoni spunti musicali e soprattutto con le influenze scritte sopra, sono consigliati. Voto: 2 Case (soddisfacente)