Tornano a distanza di qualche anno gli Anno Senza Estate con un bel disco che si discosta un po’ dal nostro genere, ma nemmeno troppo per quello che sento, perché i suoni sono ottimi e belli potenti, fottutamente rock con parecchie e piacevolissime influenze country e folk nostrano.
Il disco è formato da 6 pezzi, dei quali 3 inediti e 3 che abbiamo già avuto il piacere di ascoltare nel lavoro precedente, qui ovviamente rivisti e incastonati perfettamente nel nuovo sound della band, e che dire? Pezzi che toccano il cuore e l’anima, canzoni intime che fanno parte o hanno fatto parte della nostra vita, una dedica al padre di Paolo (il genio alla voce e chitarra), che scommetto sta sorridendo con una lacrima che scende orgogliosa, ed una al supereroe più amato da quelli della mia generazione (Sloth dei Goonies, per i millennials); canzoni che sanno di spensieratezza e di sole che picchia sul cemento di una provincia maledetta, ma che riesce a tirare fuori il buono e delle canzoni splendide da chi ci abita.
Mi piace tantissimo poi la nuova veste del mio pezzo preferito “controvento”, ma diciamo pure che tutto il disco è bello e coinvolgente, perché contiene storie raccontate con naturalezza e genuinità, splendida “facciamo che io ero”, malinconica e commovente, uno dei pezzi migliori per testo e arrangiamento. Incluse anche 6 bonus tracks che componevano il disco del 2017.
Prodotto da Anno Senza Estate e Carlo Altobelli, registrato, mixato e masterizzato da Carlo Altobelli presso il mitivo Toxic Basement Studio, copertina di The Bulldogs Gentleman’s Tattoo Club.
tracklist:
01. luna park
02. Sloth
03. facciamo che io ero
04. Franco
05. controvento
06. giornata da leoni
bonus tracks:
07. maitreya
08. oltre
09. inferno
10. non mi pentirò
11. luce
12. desiderio illusiones blues