Secondo disco per i milanesi ANDEAD, band nota al grande pubblico in particolare per avere il DJ Andrea Rock nel ruolo di frontman.
Questo “With Passionate Heart” segue quanto fatto dal precedente self-titled. Punk-rock stile “Social distortion” (così dicono almeno), con maggiori venature rock, come nella title track, che quasi quasi mi ricorda i momenti più compassati dei Gun’s Roses…
Il brano di apertura “My little horror” è aperto e solare e ci mostra la versione più scanzonata (e forse migliore) della band. Bel ritornello, chitarre spedite, punk-rock da tre accordi e via che mi ricorda i canadesi The Roman Line (andate a darci un ascolto se non li conoscete). Buon inizio quindi che viene confermato dalla successiva “Have you ever”, peccato poi si perda nelle molteplici sfumature proposte dai brani successivi, per poi riprendersi leggermente solo nella finale “Kill the lonelinss”.
Il ritmo rock’n roll dalle venature anche dark di “Me Vs The Outside World” e “Devilman” scorre veloce, ben architettato ma senza essere davvero eccitare, come succede anche nel passaggio rockabilly di “It’s not my fault”.
Già detto del brano strappalamiche “With passionate heart” (canzone adatta come colonna sonora di una supercommedia americana), ci si avvicina rapidamente alla fine di questo disco (9 canzoni per 32 minuti scarsi) che si conclude con una cover di Roy Orbison “I Drove All Night” e con l’ottimo piglio appunto di “Kill the lonelinss”.
Una band dalle mille maschere ma che forse proprio per questo fatica ancora ad imporsi e trovare una propria idendità.
Non male la versione ramonsiana. Il resto rischia di perdersi nei meandri del vorrei ma non posso. O almeno non ora.
Voto: 6½ / 10