ALT!ZONE 09/08

Secondo appuntamento con Alternative Zone, la rubrica dedicata alle uscite più interessanti in ambito hardcore/metal.

Estate calda in campo alternative, molte uscite interessanti e alcune decisamente sottotono… Probabilmente dovute al caldo stagionale.

Partiamo col tris d’assi calato dall’etichetta inglese Visible Noise (nota ai più per essere la label di Lostprophets e Bring Me The Horizon),che nel giro di poche settimane ha posto sul mercato l’esordio discografico dei Legacy e ben due ristampe dei Stupids, storica punk hardcore band britannica che negli anni 80 arrivò persino sulla copertina della nota rivista NME. Ma partiamo dai Legacy (7) e dal loro”Beyond hurt beyond hell”, produzione che si pone a metà strada tra l’hardcore old school e quello new school col suo sound metallico annesso. Un disco semplice e immediato, dove corie continui cambi di tempo fanno la loro figura. Di tutt’altra pasta “Jesus meets The Stupids” (8) e “Van Stupids/Frankfurter” (8) degli Stupids, due perle di quella che a detta di molti rimane l’hardcore band britannica di tutti i tempi.

 Completamente rimasterizzati e impreziositi dall’inserimento di diverse bonus track i due lavori in questione sono vivamente consigliati ai fan di Minor Threat, Youth Brigade e simili! Nuova band e nuova uscita ancheper Still Life Records che ha da poco rilasciato “Through the valleys in between”, mega raccolta dell’hardcore band texana Die Young Tx (8). Diciannove brani che fanno da riassunto su quanto fatto dal quartetto dal primo demo del 2002 a oggi, evidenziando una crescita stilistica non indifferente. La scuola Integrity si fa sentire parecchio in tutti i brani, affamati di violenza e caratterizzati da testi impegnati. Se siete intenzionati a scoprire questa band partite da questo lavoro!

 Arriviamo in Italia e precisamente a Roma per uno dei migliori album del 2008, “When blood turns into stone” dei To Kill (9). Dopo anni di sudata gavetta il gruppo sembra essere finalmente alla pari con i pesi massimi della scena hardcore europea, grazie a brani immediati ed efficaci come mai prima d’ora. Basta ascoltare “Hollow” e la titletrack per rendersi conto che il gruppo è cresciuto parecchio in fase di songwriting, aiutato non poco dall’ottima produzione a opera degli Antfarm Studios di Tue Madsen (produttore di spicco in ambito metal). Grande album e band in ascesa.

Rimaniamo sempre a Roma per parlare degli Strenght Approach (7), accasatisi sotto GSR Music (la stessa etichetta dei To Kill) e freschi autori di“All the plans we made”. Rispetto ai loro concittadini questo gruppo sembra simpatizzare più per hardcore melodico e materiale vecchia scuola, dove velocità, singalong e cori sono sempre presenti. Un prodotto ben fatto che regge il confronto coi suoi predecessori e che aiuterà non poco la band a farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali! Sempre su GSR troviamo anche un nome noto della scena metalcore europea, quello dei belgi Arkangel (3). Il gruppo dopo diversi anni di incertezza si ripresenta con “Is your enemy”, album che sa più di operazione commerciale che di un disco sul quale investire. Una band che mostra tutte le sue carenze ripetendo all’infinito gli stessi temi sonori che la rese celebre anni or sono, che non riesce a sfornare nemmeno un brano degno del glorioso nome Arkangel e che per forza di cose deve essere posto quanto prima nel dimenticatoio. Una band in caduta libera che non ha più attenuanti di fronte a tali difficoltà.

Andiamo Oltreoceano e parliamo di uno dei matrimoni più criticati di questo periodo, quello che lega la storica etichetta hardcore Bridge Nine ai paladini del pop/punk New Found Glory (8). Molte le critiche rivolte alla label di Boston ma che in fondo non trovano fondamenta se si pensa che tutti i membri dei N.F.G. prima di arrivare a suonare allegri motivetti da spot pubblicitario facevano parte attivamente del circuito hardcore statunitense, chi suonando negli ShaiHulud e chi gestendo una piccola etichetta locale. Il primo capitolo di questo legame è un doppio CD, il primo intitolato “Tip of the iceberg” e il secondo “Takin’it ova” a opera degli International Superheroes Of Hardcore. Nel primo disco troviamo sei canzoni (tre inediti e tre cover di Gorilla Biscuits, Shelter e Lifetime) che ci mostrano una band rodatissima che sa ancora pestare sull’accelleratore, dando il giusto tocco melodico a brani hardcore style e davvero interessanti nel risultato finale. Nel secondo disco abbiamo a che fare con gli International Superheroes Of Hardcore, chi sono?! Semplice, i New Found Glory invertiti nella line-up e dove alla voce troviamo il chitarrista Chad Gilbert! Una scelta che risulta vincente visto che gli undici brani presenti ci mostrano il lato più furioso e dinamico della band americana. Ironia e violenza viaggiano di pari passo in “Take’it ova”, una produzione che farà storcere il naso ai fan dell’ultim’ora e che invece farà rivalutare i New Found Glory, anzi no pardon, i International Superheroes Of Hardcore agli amanti del genere.

Continuiamo con il nuovo lavoro degli Alesana (8), band molto chiaccherata che in “Where myth fades to legend” fa quel passo in avanti che tutti si attendevano da loro. Incentrato su fiabe e racconti fantasiosi questo lavoro ci mostra una band ormai conscia del proprio valore e se non altro brava nelprendere distanza dal metalcore, genere che li portò alla ribalta qualche anno fa. Parti screamo e melodiche di buona fattura vanno a incastrarsi alla perfezione con un songwriting vario e metal oriented nelle sue soluzioni classiche come assoli, cambi di tempo e qualche breakdown a ricordare il passato. Loro stessi amano definirsi un incrocio tra Bring Me The Horizon, Chiodos e Saosin, un mix che ascoltando questo album può anche starci!  lla prossima puntata!

Chi invece avrà bisogno ancora del tempo per farsi apprezzare qui da noi sono i Take It Back! (7) formazione americana dedita a un hardcore new school di buona fattura, grintoso e divertente come la scuola Set Your Goals/Comeback Kid insegna. “Can’t fight robots” è il loro esordio su Facedown Records e i nostri si presentano preparati all’appuntamento con un sound fresco e vivace quanto basta a rallegrare sin dalle prime battute e con un artwork da urlo a opera dell’ormai noto artista (e proprietario dell’etichetta stessa) Dave Quiggle. Vista la giovane età dei musicisti è lecito aspettarsi un futuro roseo, ma nel frattempo se voletescommettere su di loro non sbagliereste affatto! Cercate materiale più duro? Bene, eccovi accontentati. Tanto per iniziare lasciatevi travolgere dalla furia deathcore deiWhitechapel (8), combo statunitense che a distanza di un anno dal precedente disco ha rilasciato “This is exile” su Metal Blade Records. Una bomba a orologeria che stordisce, composto in modo impeccabile da una band affiatatissima e davvero brutale dal primo all’ultimo minuto. Un nome quello dei Whitechapel che se continuerà su questa strada entrerà presto nell’olimpo del genere assieme a Job For A Cowboy e Suicide Silence.

Chiudiamo infine con i Carnifex (4), anche loro dediti al deathcore ma di tutt’altro livello rispetto ai rivali sopra citati. “The diseased and the poisoned” ci mostra una band trasformata (in peggio) rispetto al passato, capace di abbandonare tutte le influenze death/black per dare spazio a soluzioni che ormai conoscono anche i bambini. Una scelta questa che segue le mode del momento ma che pone mille dubbi sulla sincerità di questo gruppo, che passa da un genere all’altro incurante del proprio passato.

 

THE LEGACY “Beyond hurt beyond hell” (Visible Noise/Audioglobe)

THE STUPIDS “Jesus meets The Stupids” “Van Stupids/Frankfurter” (Visible Noise/Audioglobe)

DIE YOUNG TX “Through the valleys in between” (Still Life/Edel)

TO KILL “When blood turns into stone” (GSR Music)

STRENGHT APPROACH “All the plans we made” (GSR Music)

ARKANGEL “Is your enemy” (GSR Music)

NEW FOUND GLORY/THE INTERNATIONAL SUPERHEROES OF HARDCORE

“Takin’it ova” – “Tip of the iceberg” (Bridge Nine/Import)

ALESANA “Where myth fades to legend” (Fearless/Audioglobe)

TAKE IT BACK! “Can’t fight robots” (Facedown/Import)

WHITECHAPEL “This is exile” (Metal Blade)

CARNIFEX “The diseased and the poisoned” (Victory/Venus)


 

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