ALKALINE TRIO

..”Il riferimento al viaggio di Dante attraverso l’inferno richiama il viaggio che ognuno di noi fa, le persone che abbiamo conosciuto, i demoni che abbiamo combattuto.”..

D: Prima di tutto, come sta andando il tour??

Derek: Il tour sta andando alla grande! Non siamo in giro da molto tempo ma gli show sono andati davvero bene, tanta gente è venuta a sentirci e ci stiamo divertendo un sacco!

Siamo in tour con i nostri amici Broadway Calls, fino ad ora con loro avevamo suonato solo in festivals e credo in uno o due concerti, quindi siamo contenti di aver avuto la possibilità di fare questo lungo tour con loro.

 

D: Parliamo del vostro ultimo disco partendo dal titolo: come mai avete deciso di intitolarlo “Agony & Irony”?

Derek: Inizialmente il titolo doveva essere un altro: “Ebony & Ivory”, che è il titolo di una nostra vecchia canzone e fa riferimento al bianco e al nero, alle relazioni e all’unità.

“Agony & Irony” può essere più chiaro oppure no come titolo, ma rappresenta la dualità della band, e della nostra musica, che è anche la dualità che credo abbia gran parte del genere umano.

E’ un titolo che calza molto bene, perché le canzoni del disco parlano di agonia e sofferenza ma anche del fatto che c’è sempre una luce in fondo al tunnel, un lato positivo o qualcosa di ironico.

 

D: Gli Alkaline Trio hanno sempre realizzato molte canzoni acustiche. E’ il vostro modo di comporre o semplicemente una passione per il sound acustico?

Dan: Tutti e tre scriviamo la maggior parte delle canzoni con una chitarra acustica o comunque una chitarra elettrica non collegata all’amplificatore, da qui vengono fuori cose molto semplici, pezzi dalla struttura basilare che poi possiamo tramutare in quello che vogliamo.

A volte, però, alcune canzoni suonano talmente bene nella loro forma grezza, originale che decidiamo di tenerle così come sono nate.

Ecco come nascono le nostre canzoni acustiche, anche se molte rimangono nel cassetto.

 

D: Il vostro modo di comporre è cambiato negli ultimi anni? Intendo anche per il fatto che Matt ora vive in California.

Dan: Si, credo che sia cambiato un po’ ma questo non dipende dal fatto che ora viviamo in tre posti diversi; non è mai stato difficile tenersi in contatto, scambiarci idee sulle canzoni.

Una volta ogni tanto ci troviamo, definiamo bene le cose e a quanto pare il metodo funziona visto che è venuto fuori un bel lavoro e che sta andando anche molto bene.

 

D:Trovo curiosa la scelta per la foto che avete messo nel booklet di “Agony & Irony”. Un’immagine in cui il soggetto a fuoco è la terra e non la band, una scelta che contrasta molto, invece, con il booklet di “Crimson” in cui ci sono molte foto scattate su un set.

Matt: Naturalmente tutto parte dalla fotografa, Myriam (Santos n.d.a.), una fotografa eccezionale e con uno stile che a noi piace molto.

Avevamo deciso che il paesaggio dovesse spiccare di più rispetto a noi, in modo da far risaltare il fatto che siamo parte di qualcosa molto più grande, qualcosa di più importante.

È anche un modo per far capire che il disco è molto più rilevante rispetto alle nostre facce.

 

D:Quale sarà il prossimo singolo?

Derek: Non l’abbiamo ancora scritto, sarà sul prossimo album! (ridono)

Matt: Al momento ancora non lo sappiamo, c’è sempre molta confusione quando bisogna trattare

queste cose con la Label!

Nessuno di noi sa bene come funzionano le radio, per esempio si possono sentire gruppi che per me sono molto bravi come i “the Killers” e, allo stesso tempo, cose terribilmente pop e che suonano in modo pessimo.

Sono meccanismi difficili da capire e quindi lasciamo che se ne occupi la Label, il manager, lo staff e chi di dovere…

Dobbiamo dire, però, che le nostre canzoni ci piacciono tutte in ugual modo, cerchiamo sempre di scrivere dischi, non singoli.

 

D: A proposito di Label: recentemente avete firmato con una major, quali sono stati i cambiamenti, i benefici? Avete notato un aumento di popolarità?

Derek: Ci sono sicuramente dei benefici a lavorare con una Label come Epic, negli Stati Uniti; hanno fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la promozione del disco.

Siamo fortunati perché alla Epic abbiamo trovato gente in cui crediamo, ed è questo il modo in cui ci piace lavorare, così abbiamo firmato subito e abbiamo registrato il disco nello stesso modo in cui abbiamo sempre registrato, come se niente fosse cambiato.

 

D:Parliamo delle canzoni di “Agony & Irony”: come mai avete deciso di mettere alcuni versi dell’Inferno di Dante in “I found away”?

Matt: Il riferimento al viaggio di Dante attraverso l’inferno richiama il viaggio che ognuno di noi fa, le persone che abbiamo conosciuto, i demoni che abbiamo combattuto.

Visto che la canzone parla di questo e che stavo leggendo Dante mentre la scrivevo, mi piaceva l’idea di registrare qualche verso e metterlo all’inizio del pezzo.

 

D:”Over and out”: quali sono i motivi per cui avete scritto una canzone che parla così apertamente di suicidio?

Matt: Questa canzone non parla esattamente di suicidio, in verità tratta più che altro di stress post-traumatico: qualcosa che accade a gente che è stata in guerra o a persone che hanno visto qualcosa di orribile come un omicidio.

Io stesso sono nato in una famiglia di tradizione militare, alcuni miei parenti hanno combattuto nella seconda guerra mondiale e quando sono tornati a casa non erano più loro, erano completamente cambiati e nella canzone c’è proprio un riferimento a questo; ogni situazione di cui parlo nella canzone è riferita una persona reale, qualcuno di mia conoscenza.

Non siamo una band pro-suicidio e non vogliamo assolutamente istigarlo. Il motivo principale per cui abbiamo messo il numero di emergenza 1.800.SUICIDE è che può esserci sempre gente che non ne è a conoscenza, gente che magari ha problemi e che il parlarne potrebbe, speriamo, salvargli la vita.

 

D:Uno dei testi migliori, secondo me, è “Love love, kiss kiss”. Cos’ha ispirato questa canzone?

Dan: E’ una canzone molto semplice, che ho scritto in poco tempo.

Ho cercato di ottenere quel genere di testi in cui le persone che hanno provato un determinato stato d’animo ci si possano identificare.

Parla dello stare male quando una persona cerca di incontrare la propria anima gemella ma non ci riesce, credo che chiunque si sia sentito così, almeno una volta nella vita.

 

D:Qual è la migliore band con cui avete suonato?

Matt: Siamo appena stati in tour con “the Gaslight anthem” e sono dei ragazzi davvero eccezionali e un’ottima band.

 

D:Con quale band o artista vorreste suonare? Potete scegliere tra viventi e non.

(silenzio)

Dan: Vorrei che i “Led zeppelin” aprissero un nostro concerto!

(ridono)

 

D:Avete in programma qualche side project o qualche lavoro da solisti?

Matt: Direi proprio di no. Stiamo scrivendo canzoni per gli Alkaline trio perché si sta parlando di far uscire un nuovo disco molto presto, quindi davvero non ci rimane tempo per altre cose!

 

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