AFI: The Art of Drawing

Nuovo disco per il gruppo che, assieme a Vandals, è la punta di diamantedell’etichetta di Dexter Holland (cantante degli Offspring, ndr) questo “TheArt of Drawing” ad opera degli AFI. La prima cosa che salta subitoall’occhio guardando il libretto è che i nostri siano dei devoti ai Misfits,impressione questa confermata anche dal make-up di Davey Havock, ilfront-man, che sembra Glenn Danzig solo un po’ più giovane. La musica non potrebbe quindi non risentire di questo “culto”, anche se sicuramente lo è in piccola parte perché questa band viaggia sulle proprie gambe da molto tempo e si è creata un proprio sound. Il loro è un punk molto rockettaro, dove voce e chitarra (per la verità mai troppo originale) dettano legge, ed in questo ricordano molto i maestri-padroni Offspring, anche se il suono è certamente meno “mainstream”. Il disco si muove così tra brani punk, sprizzi hardcore e ballate (?!?) rock che sanno molto di anni ’80 pur non essendo così brutte come ci si aspetterebbe. Brani come “Ever and a Day” hanno una loro ragione e nel contesto stanno anche bene, pur non essendo certo pezzi memorabili. I brani migliori dell’album sono altri, e credo che una canzone come “Wester” dica già tutto nei suoi tre-minuti-tre di immediatezza e melodia. Qua è la emergono “variazioni sul tema” classico con rallentamenti e effetti sonori (addirittura una drum-machine!) ma nel contesto la cosa ci sta anche bene. In effetti credo che questo album suoni molto “americano” per alcune soluzioni oltreoceano molto apprezzate e qua nel vecchio continente considerate inutili se non fuorvianti. Spogliate di tutta la loro sovraproduzioni le canzoni sono godibilissime e sicuramente originali quantobasta, ma a “guastare” l’ascolto di sono queste trovate d’importazione cheal mio orecchio non piacciono affatto. Questo non toglie però che l’albumsia ben fatto e che chi apprezzi queste trovate potrà considerarlo un ottimo disco. Ulteriore conferma (in positivo o in negativo) potrebbe poi venire dalle loro esibizioni live di spalla agli Offspring in questa tourneéEuropea, che rappresenta per il gruppo sicuramente un ottimo trampolino verso la notorietà. A noi non resta che attendere gli sviluppi di questa storia, con nello stereo un album che non mi convince del tutto ma che comunque dimostra la stoffa di questa band.

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