Addio Laurel

Laurel

17 Luglio 2005

E’ veramente con le lacrime agli occhi che mi tocca darvi l’annuncio della morte, all’eta di 78 anni, del Padrino dello Ska e amico Laurel Antonio Aitken.
Autore di alcuni dei più celebri e divertenti “inni dello ska” tra cui “Sally Brown”, “Rudi Got Married”, “Zion City”, “Bartender”, “Mad About You”, di alcuni dei più potenti early reggae della storia del genere tra cui “Jesse James”, “Skinhead Train”, Woppy King”, “Landlords & Tenants” e “Pussy Price”, nonché di alcune delle più belle canzoni sentimentali che la musica giamaicana abbia mai espresso “It’s Too Late” e “Who’s Taking You Home”, Lorenzo Antonio, come amava farsi chiamare quando veniva a suonare in Spagna ed in Italia, si è spento nel suo letto tra le braccia dell’amata moglie Sandra, verso le 4 della notte scorsa e non ha sofferto.

Da quasi 2 anni, a causa di una grave infezione polmonare, Aitken, noto anche come “the Highpriest of Reggae”, era uscito forzatamente dalle scene calcate ininterrottamente per più di 60 anni in migliaia e migliaia di concerti sempre e soltanto affollatissimi. Aveva però recuperato in salute tanto da essere in grado di venire in Italia lo scorso Inverno per registrare alcuni brani con i ferraresi Cookoomackastick.

Laurel Aitken, nella sua lunga carriera è stato autore, arrangiatore e produttore, di un quantitativo di musica impressionante. Pianista, chitarrista, cantante, percussionista, poliglotta (parlava lo spagnolo, il francese, l’italiano e l’inglese), Aitken nonostante la nomea “restrittiva” di Godfather of Ska acquisita per essere stato il primo ad entrare nella classifica giamaicana al primo posto nel 1959 (col singolo “Little Sheila”/”Boogie in My Bones”) ha cantato e scritto di tutto, in generi differenti: Soul, R&B, Gospel, Calypso/mento, Reggae, Jazz, Funk, facendolo sempre, anche in tarda età, con un trasporto ed una passione entusiasmante. Le caratteristiche della sua vastissima opera sono allegria, divertimento, ritmi irresistibili, testi gioiosi e la sua caldissima ed immediatamente riconoscibile voce.

La musica di Aitken ha anche un’altra caratteristica, è contagiosa. Fin dal primo ascolto.
Leggendari gli album “Ska With Laurel” del 1965, “High Priest Of Reggae” del 1969 e quelli frutto di collaborazioni più recenti con i giapponesi Ska Flames (“Damn Good”) 1995, con gli spagnoli Skarlatines “En Espanol” 1999 e con i tedeschi CJC “Jamboree” 2000. Tra le raccolte più belle vanno segnalate senz’altro Woppy King, the early reggae years 1968/1969 Vol.1 el 1997e la stupefacente “The Pioneer Of Jamaican Music” del 1999 che contine prevalentemente R&B, Calypso, Mento e Bossa Nova dal 1957 al 1965.

Nonostante fosse il più anziano interprete vivente del primo genere musicale veramente autoctono della Giamaica, ovvero lo Ska e sia stata la personalità in assoluto più rilevante del primo reggae inglese, i media hanno perso l’occasione di valorizzarne l’immagine e tributargli i dovuti onori.
Lui non li ha mai cercati né reclamati, consapevole com’era di essere già una vera e propria leggenda per centinaia di migliaia di fan in tutto il mondo e dai quali non verrà mai dimenticato.

“…all I’m gonna do on Judgement Day, is rock with my bebe the same old way”. Laurel Aitken

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