Associare Punk-rock e Rotterdam senza pensare agli APERS a molti potrebbe risultare difficile, questa volta invece i nostri riflettori sono tutti puntati sui giovani (e molto promettenti) ACCELLERATORS.
Questi 4 ragazzi, ben muniti di converse e giubbotto di pelle, riescono a tirare fuori dal cilindro un album (primo full-lenght dopo numerosi EP e 7”) eccellente.
Quello che sorprende di questo disco è il suo essere eterogeneo, adatto agli amanti del pop-punk ramonsiano ma anche a tutti quelli che credono fermamente che non ci fosse nulla prima dell’avvento di Bad Religion e NOFX e del loro “punk californiano”, una specie di “BigBang” musicale per intenderci.
Certo la componente “3 accordi e via” è dominante ma alla lunga anche le chitarre, senza cadere in eccessivi virtuosismi, fanno sentire forte la loro presenza, come in “Borrowed Time” e “Stab you till you bleed no more” (brano tiratissimo dove anche le melodie si imbastandiscono per un attimo, meno flower to core)
Si parte forte con “Ready set go”, un brano che definirei manges-influenced, come anche la conclusiva “we don’t know what to say”, e che apre le porte a “The Rain”, il più classico martello pop-punk dal ritornello veloce e che ascolteresti all’infinito.
I cori sono sicuramente il fiore all’occhiello di questa band e mostrano a pieno il loro valore e compattezza nella parte centrale dell’album: “12, three creosses street”, “all eyes on the fire” “go get your brain checked”.
Nulla da eccepire sulla produzione artistica (con la partecipazione anche di Dan Vapid dei Riverdales e Methadones) ed esecutiva (un elegante digipack a tre ante) che danno ulteriore spessore a questa prova.
Se vi rimane ancora qualche dubbio credo questo possa essere fugato sapendo che il disco è stato prodotto dalla Stardumb Records, etichetta olandese che ha visto passare nel suo rooster band come Apers, Methadones, Retarded, Queers, Manges e Zatopeks.
Tirate voi le conclusioni!!!
Voto: 7/10