9MM

La Wynona Records da un anno a questa parte ha subito un’invasione di legioni romane nel proprio roaster arrivate a dettar legge nel panorama punk Italiano. La nuova milizia assoldata si chiama 9MM e con il primo disco cerca il proprio spazio nell’affollata scena Pop/Punk/Emo italiana.

– Prima intervista per Punkadeka e quindi vi devo chiedere di presentarvi.

 

Francesco:Ciao,siamo i 9MM e veniamo da Roma. Io sono Francesco,il cantante e poi nella band ci sono Dado al basso e cori,Andrea chitarra e cori, Lollo alla chitarra e Leo alla batteria.

 

– I nomi delle band nascono solitamente o dopo sbronze colossali, o per episodi legati alla storia del gruppo o perché dietro vi è un riferimento sessuale nascosto. Sinceramente spero non sia quest’ultima la risposta giusta e che non riguardi le dimensioni di nessuno dei “vostri”, quale storia si cela dietro il nome 9mm?! L’inferenza più immediata è quella che riguarda le pistole…

 

Francesco:E’ già… hai fatto centro…riguarda le dimensioni dei “nostri” e sta per 9 metri moscio…No scherzo,sei tu che mi hai provocato spero che nessun emokid si sia scandalizzato!Comunque il nostro nome è venuto in mente al primo batterista che abbiamo avuto senza grandi storie o aneddoti particolari…volevamo un nome di impatto e 9MM era perfetto.

 

 Anche io, come voi vengo dall’Urbe e ho potuto seguire da vicino la vostra carriera e crescita musicale sui vari palchi ove vi siete esibiti. Come definiresti oggi nel 2005 il sound dei 9 mm?

 

Francesco:Beh se vieni dall’Urbe devo andarci cauto oppure potresti smentirmi…io definirei il nostro sound come una miscela non troppo impegnativa di Punk/hardcore e PoP/Rock ma quasi mai mischiati insieme…intendo dire:ci sono canzoni punk/hardcore e canzoni Pop/Rock.

 

 Possiamo dire che siete passati da un Pop-Punk/Rock ad un melodico Emo / Pop / Punk?

 

Francesco: No direi che non lo possiamo dire…Si può dire che siamo passati da un punk/hardcore melodico ad un punk/hardcore leggermente meno melodico per poi crescere ed iniziare ad apprezzare anche altre cose conservando però parecchi aspetti di questi due generi.

 

  Avendovi visto varie volte vi conosco abbastanza bene e posso sferrarvi questa critica. Non trovi che forse nell’album non siete riusciti a trasportare quella carica ed energia che avete dal vivo cercando un suono più commerciale e per certi versi pop?!

 

Francesco: Personalmente sono davvero soddisfatto del risultato dell’album…le canzoni più dure suonano dure,le ballate hanno dei suoni e delle atmosfere adeguate… tutto a porno insomma.

 

 

 Come è passare da semi-perfetti sconosciuti ad essere una delle band su cui la Wynona punta maggiormente in chiave nazionale ed internazionale?! Di sicuro fa molto piacere e non deve essere tanto semplice continuare a mantenere i piedi per terra.

 

Francesco: Invece è semplicissimo visto che abbiamo ancora tutto da dimostrare. I piedi sono ben saldi a terra,come sempre.

 

 

 Come mai vi siete affidati al Temple of Noise di Roma e non siete andati come i vostri amici Vanilla Sky al West Link di Pisa come fan tutti?! Devo dire che il risultato di “On the edge” da un punto di vista qualitativo è veramente superlativo come registrazione.

 

Francesco: Solamente le sessioni di Batteria sono fatte al Temple of Noise, fondamentalmente perchè già in passato ci eravamo rivolti a loro ed è un posto dove ci troviamo bene. Inoltre uno studio si sceglie in base a delle mire o dei gusti e di certo non saremmo andati al West link solamente perché altri gruppi “di successo” vanno li. A parte tutto comunque di recente ho conosciuto un cd registrato al West link (Seed n’feed,M25)nel quale i suoni mi sono piaciuti tantissimo…questa ad esempio potrebbe essere una ragione per andarci in futuro!

 

 

 

 Perché avete deciso di cantare interamente in inglese? Se la memoria non mi inganna prima la maggior parte dei pezzi era in italiano…

 

Francesco: Spero che tu non ti offenda se dico che hai bisogno di più fosforo. Il numero dei pezzi è uguale tra quelli in italiano e quelli in inglese,nei primi due demo e nel Primo Cd usavamo la formula “mista”,poi siccome a posteriori abbiamo iniziato a pensare che fosse una cazzata,abbiamo fatto un EP tutto in italiano (visto che ritenevamo di avere dei testi validi) ed ora il nuovo Disco tutto in inglese. Mi piace moltissimo scrivere testi in entrambe le lingue e c’erano due canzoni in italiano che secondo me valeva la pena di portarsi avanti per le quali ho buttato giù un testo anche in inglese e alla fine le abbiamo incluse dentro “on the edge”.Niente di strano insomma.

 

 

 

 Come i vostri compagni di etichetta Vaniglia Sky però una critica ve la devo riservare. La pronuncia in molti punti è carente e forse non pensi sarebbe stato meglio cantare quei pezzi in Italiano?! Magari in Italia pochi se ne accorgeranno ma all’estero questa cosa vi penalizzerà non poco.

 

Francesco:Questo genere di affermazioni mi fanno sempre un po’ sorridere. Ho letto un paio di recensioni del nostro cd che dicevano di una pronuncia molto buona quindi come vedi è un argomento soggetto al parere dei singoli,di solito non oggettivo. Anzi trovo che spesso di fronte ad un gruppo italiano troppo facilmente si dica questa cosa. E’ ovvio che in quanto non madrelingua ci siano delle imperfezioni naturali ma troverei più giusto lasciare questo tipo di commento tecnico ad una persona inglese o americana.

 

 Ti confesso che l’album mi è piaciuto per i 7/11 dei pezzi. Trovo che abbiate una superba capacità di creare ottime melodie con discreti testi ma ho avuto anche la sensazione che alcuni pezzi siano stati scritti per andare incontro alla moda d’oltreoceano che tende molto all’ Emo-Pop più becero.

 

Francesco:Emo? What does it mean?

Sinceramente conosco poco il significato di questa parola. Molti di questi pezzi sono stati scritti parecchi anni fa per pura ispirazione. Ogni canzone ha un testo dal quale deriva il rispettivo mood che abbiamo cercato di mettere nella musica. Da un paio d’anni a questa parte una canzone lenta o molto melodica oppure d’amore è detta emo. Ma che significa? Nella mia vita oltre ai vari problemi socio-culturali ,il lavoro e la famiglia,ci sono anche i sentimenti. Ti pare che mi devo fare dei problemi a scrivere un pezzo come voglio perché altrimenti dicono che siamo Emo??A noi non ce ne frega niente(scusa l’immediatezza).

 

– Ho notato una cosa tra i vostri vari cambiamenti. Ormai sono più di 4 anni che vi conosco musicalmente. Gli urlacci da ossesso o i leoni ruggenti come preferisco chiamarli, prima non c’erano assolutamente.

Ti do tre risposte e dimmi quale è quella che si avvicina di più al vostro caso:

a)                li abbiamo messi perché ci piacciono e credo si fondano perfettamente con la nostra musica.

b)                vanno di moda e tutti i gruppi cool ora li mettono quindi se vuoi vendere li devi mettere.

c)                 Era scappato un branco di leoni dal Bioparco sotto casa ed è entrato in studio mentre registravamo.

 

Francesco:Prima, ma quando prima?Abbiamo iniziato ad inserire le urla a metà 2002,se dici cosi ci dipingi come il gruppo che ha capito che tocca urlare perché è good solamente ora che farlo è inflazionato. Comunque la risposta esatta è la C.

 

 Come mai avete avuto cosi tanti cambiamenti di formazione all’interno della band?

 

Francesco: Dovrei scrivere due pagine solo per questa domanda,in sintesi: 2 abbandoni e 2 “congedi”(visto che abbiamo un nome  militare)

 

 L’amicizia che vi vede legati ai Vanilla Sky va avanti ormai da anni. Non avete paura però di rimanere nella loro ombra e non avere la possibilità di emergere veramente cosi?

 

Francesco: E perché dovremmo rimanere nella loro ombra? A parte un rapporto che va oltre la musica e una profonda ammirazione per ciò che hanno fatto c’è solo stima. Nessun tipo di sudditanza psicologica o possibilità di confronto fra 9mm e Vanilla sky. Qualsiasi ascoltatore attento senza malizia si può rendere conto delle enormi differenze tra queste due bands. I Vanilla hanno fatto un percorso, noi ne faremo un altro,non importa dove ci porterà…per adesso vogliamo solo farlo.

 

 Come ti spieghi questa invasione delle “legioni” Punk romana in terra ligure in casa Wynona?!

 

Francesco: Mi dispiace iniziare la risposta ancora una volta con una domanda ma…Invasione? Wynona ha noi,i VS e gli Strenght Approach che però ha cooprodotto con la Hurryup quindi si possono considerare un po’ di tutti e due i roster. Non mi sembra un invasione… penso semplicemente che abbia preso le bands che riteneva migliori. Wynona comunque lavora anche con un’altra decina di gruppi…

 

 Una cosa che mi è piaciuta molto e vi fa molto onore è stata l’idea di inserire le bands di cui siete amici e che consigliate di ascoltare. Vi sono bands tra le quali Jet Market e Testext che penso presto faranno parlare la stampa nazionale. Come vedi la scena Romana da artista?

 

Francesco: Grande,sono contento che ti sia accorto che cosa c’è scritto al posto dei soliti ringraziamenti,sei stato l’unico per ora. Abbiamo scritto cosi perché a Roma (ma anche fuori eh) ci sono,oltre a tanti ciarlatani,anche tante persone che si sbattono col cuore per suonare e fare si che si facciano concerti e si realizzino situazioni fiche. A tutte quelle bands auguriamo di poter andare avanti sempre meglio,perché  c’è bisogno di far risorgere l’Italia musicalmente.

 

 

 Nel testo della prima canzone, la migliore dell’album secondo me, c’è una parte del testo che mi ha colpito.“Still I can’t see If I act or I am”. Traduciamola nel nostro vernacolo. Non sai se ce fai o ce sei quindi?!

 

Francesco:Beh praticamente si…poi vabbè si parla di un argomento preciso che è abbastanza criptato tra le righe…comunque si: non so se ci faccio o ci sono in relazione a questo argomento.

 

– Ragazzi è stata un piacere questa chiacchierata. Prima di concludere quali sono i vostri progetti per il 2006?!

Francesco:Fare tanti concerti ed essere in salute. Grazie a te per l’intervista!

 

Grazie mille e vi lascio questo spazio per salutare i lettori di Punkadeka.it

 

Francesco:Ciao lettori di punkadeka!

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