7 YEARS: Photograms

Sono sempre stato convito che i 7 YEARS fossero una delle band più sottovalutate della scena italiana, forse anche perché come sonorità sono una via di mezzo fra il vecchio hc melodico e i nuovi suoni più “emozionali” .
Il loro primo album “Photograms” arriva giusto giusto per confermare questa mia convinzione.
Nonostante questo sia il loro esordio sulla lunga distanza, non stiamo parlando certo di una band emergente perché ormai i 4 ragazzi toscani hanno molti concerti (come non ricordare quello al mitico BLOOM di Mezzago con i Further Seems Forever) alle spalle oltre che ad uno split con i compagni di sempre Seed’n Feed (nei quali alcuni di loro suonano) ed un EP “Shape without Form”, uscito anche in Giappone e contenente l’amatissima (almeno dal sottoscritto) “Tell your story”.

Focalizziamo ora la nostra attenzione su “Photograms”, uscito la scorsa primavera per la “loro” Inconsapevole Records. Partono subito alla grande i “labronici” infilando quattro goal in dieci minuti scarsi.
Infatti “Now I want”, la title-track “Photograms”, “Clementine” e “7 a.m.” si susseguono piacevolmente non lasciando spazio a repliche di ogni tipo, anzi coinvolgendo intensamente l’ascoltatore
Il disco prosegue compatto e ben suonato fino a giungere alla finale “Sweet digital words”, la cui emozionante versione acustica era stata disponibile da scaricare sul loro sito, che conclude alla grande questo ottimo lavoro.

Quello che mi piace dei 7 YEARS è sicuramente che, nonostante l’impegno, faccio fatica a citare delle band di riferimento. Potrei scrivere mille nomi senza però esserne pienamente convinto di uno solo. Le molteplici influenze che si possono trovare in questo disco si fondono per creare un suono personale, ottimamente supportato dalla voce melodica e “matura” del cantante.

L’unica critica che mi sento di avanzare riguarda la registrazione, non sempre pulita ed in grado di valorizzare gli ottimi arrangiamenti della band. Da questo punto di vista sicuramente un passo indietro rispetto alla qualità del precedente EP.
Un peccato che nessuna etichetta italiana abbia puntato forte su di loro. Forse 5 anni fa avrebbero fatto a gara per averli nella propria scuderia.
Voto: 7+/10

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