30 anni di POGUE MAHONE’S! (Milano, 21/10/23)

Miseria che serata! Il Pogue Mahone’s se non lo sapete è, a detta di molti, il miglior Irish Pub di Milano, per quanto mi riguarda è la prima volta che ci vado, ma sta festa è stata spaziale, in tutto e per tutto.
Nonostante sia arrivato presto mi sono perso qualche gruppo, perché la festa è iniziata a metà pomeriggio, al mio arrivo è già tutto imballato di gente, prendere una birra è un’impresa, ma l’atmosfera festaiola è stupenda e ci coinvolge alla grande, le Guinness vanno giù che è un piacere ed i gruppi che ho visto sono stati mastodontici, a partire dai Red Moon Heroes, sti ragazzi sono sempre più impressionanti e anche la dimensione del pub è perfetta per loro, fanno ballare anche i sassi perché oltre ad avere dei musicisti impressionanti hanno anche una verve incredibile, ed ormai anche un discreto seguito, danno tutto sul palco ed escono vincitori dal match.

La festa continua anche senza musica e ormai passo più tempo a salutare amici che a bere, prendono le redini Uncle Bard and the Dirty Bastards sotto falso nome, band che ho visto solo una volta al Carroponte e di sfuggita, qui devo dire che sono stati più che eccezionali, un bordello incredibile con gente che si buttava dal bancone e sing-a-long da brividi, ottimi anche loro agli strumenti tanto quanto sanno coinvolgere, se ce ne fosse bisogno, il folto seguito, ma anche tutto il resto della marmaglia.
La folla fuori è al limite dell’assembramento illegale, non c’è una faccia che non sorride, anche il temporale ci gira alla larga e salgono sul palco Andrea Rock and the Rebel Poets freschi freschi di disco in uscita, il loro repertorio è un libro di storia irlandese e mi piace il fatto che siano stati scelti per chiudere la serata, inutile dire poi quanto siano bravi a suonare, e quanto sia importante quello che cantano per non perdere nemmeno una briciola di una storia affascinante e difficile, di un’isola che troppo spesso viene ricordata solo per patate e birre scure.
È il momento del taglio della torta, rigorosamente in mezzo alla strada, immortalo il momento e mia figlia ne prende una fetta, poi la guardo in faccia e capisco che è ora di andare verso casa, la notte è giovane, ma noi abbiamo dato e siamo contentissimi di essere stati testimoni di tutto questo, lunga vita al Pogue Mahone’s!
Qui di seguito la solita carrellata di foto orrende, miste a quelle di gente che mi chiedeva di fargli foto, giusto per farvi capire quanto è stata figa sta serata.

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