Brutti, marci, rozzi, sempre ubriachi e chi più ne hapiù ne metta…sembra la descrizione di un qualchegruppaccio ’77, e invece questi 200Bullets sono nostricontemporanei e provengono da Milano.
Racchiudonotutte le caratteristiche tipiche dei gruppi anni ’70:l’urgenza di esprimersi al di là delle capacitàtecniche, l’attitudine pericolosa e completamente “outof control”, e soprattutto la voglia di fare casino atutti i costi sempre e comunque…il loro leader Boz(voce e chitarra) è un personaggio, completamentepazzo, sempre ubriaco, ma sempre disponibilissimo eamichevole con tutti…e tutte…un gruppo quindi che va ben oltre il supporto digitale uscito per DecibelRecords, ma che dal vivo mostra in pieno tutte leproprie potenzialità.
Il cd si apre con “Re Rettile”:”Sono re rettilee sono quel dito/ che ti infilerannonel culo”..partiamo bene…”La Dolce Morte” è già unamini-hit, scaricatissima da Vitaminic, col suo coroinsistentisimo che ti si ficca in testa e non ti mollapiù. “Forte” è il manifesto del gruppo: corta,incazzata, urlata, più vicina all’hardcore anni ’80che nonal punk ’77; “L’inno di una generazion” è piùoi, anche nelle liriche…si chiude con la punkissima”Io dico no”.
Giovani, smettete di ascoltare l’ emo,tirate fuori le borchie, rifatevi la cresta e rifateviuna vita!