Il 2021 segna i 20 anni di Inconsapevole Records, etichetta d.i.y. di Livorno, e dei 7Years, punk band labronica. In occasione di questi due importanti anniversari abbiamo fatto due chiacchiere con Matteo e Diego di IR e, rispettivamente, bassista/cantante e chitarrista dei 7Y.
1) Ciao ragazzi, per chi ancora non vi conoscesse, presentate Inconsapevole Records.
M: Inconsapevole Records è una piccola etichetta discografica indipendente a “conduzione familiare” nata nel 2001 con base a Livorno.
D: portata avanti da due fratelli livornesi cresciuti negli anni ‘90 “tra un tiro a canestro e un film di Spike Lee”.
2) 20 anni sono sicuramente un bel traguardo: quale è stato il momento più bello per Inconsapevole Records?
D: Forse non c’è un momento in particolare, sicuramente i Festival che abbiamo organizzato negli ultimi anni insieme ai ragazzi del Surfer Joe (Inconsapevole Days) hanno racchiuso in sé tanti bei momenti da ricordare: cornice stupenda, a due passi dalla meravigliosa Terrazza Mascagni, pubblico numeroso e “preso bene” e la grande soddisfazione di raccogliere i frutti di mesi di pianificazione vedendo tanta gente divertirsi con la “nostra” musica, non solo i tanti amici e appassionati ma anche i curiosi diciamo di passaggio. Speriamo che dal prossimo anno sia possibile tornare a rivivere quell’atmosfera.
M: E’ stato bello quando abbiamo ritirato il premio “Resistenza musicale” al MEI per aver organizzato l’evento “Nemici di Maria” 😀 Ricordo che finimmo su tante testate giornalistiche importanti.
3) Quale è stato invece il vostro più grande rammarico (concerto che avreste potuto organizzare, concerto che non avreste dovuto organizzare ecc)?
M: Personalmente non ho nessun rammarico in particolare, abbiamo sempre fatto quello che era nelle nostre possibilità. Siamo operai del punk rock e la volontà di non scendere a compromessi ci ha a volte chiuso delle strade… strade che poi, alla luce dei fatti, si sono rivelate a fondo chiuso.
D: rammarico vero e proprio no, non sono mancati però i momenti di sconforto o quelli in cui forse sarebbe stato giusto e necessario levarsi dei gran bei sassolini dalle scarpe, ma non ha mai fatto parte del nostro stile e dell’educazione che ci è stata impartita dai nostri genitori, quindi siamo sempre andati avanti per la nostra strada con umiltà e passione. C’è da dire che questo “modus operandi” viene apprezzato anche meno che in passato, purtroppo in questa era “social” la gente ha una soglia di attenzione sempre più bassa e tende a dimenticare in fretta, prevale soprattutto chi è più bravo degli altri a farsi notare più che i valori e la sostanza… si, ok boomer! Me lo dico da solo 🙂
4) Il 2021 non rappresenta solo i 20 anni di Inconsapevole Records, ma anche i 20 anni dei 7Years, band di punta della scena punk livornese: cosa significa per voi celebrare questo importante traguardo?
M: Significa che siamo vecchi! hahaha A parte gli scherzi, significa che teniamo duro nonostante gli impegni lavorativi e familiari, che la passione per la musica è ancora viva, indispensabile e terapeutica.
D: quando abbiamo iniziato avevo 18 anni, oggi ne ho 38, quindi per più della metà della mia vita ho fatto parte di questa band (OMG!), ovviamente ci siamo presi anche delle pause più o meno lunghe, in cui ci siamo dedicati ad altre band e progetti, ma un po’ come nella musica che suoniamo gli “stop&go” fanno parte del gioco. Far parte dei 7Y mi ha permesso di conoscere persone fantastiche e di raggiungere posti impensabili, ovviamente non sono mancate le delusioni e le disavventure, ma preferisco vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e come dice Matte scrivere e suonare la “propria” musica è qualcosa di terapeutico, quindi necessario per stare meglio primi di tutto con se stessi.
5) A parte Chromosomes, Biffers e pochissime altre band della scena labronica, il genere che più ha attecchito sulla costa tirrenica è sicuramente l’hardcore melodico: sapreste dirci come mai secondo voi?
M: Non sono proprio convinto che sia così… la costa tirrenica, e in particolar modo la città di Livorno, ha visto nascere band di qualsiasi genere, e soprattutto a fine anni 90 e inizi del 2000 ha sfornato realtà molto interessanti di generi completamente differenti.
D: Si sono pienamente d’accordo con Matte, in quel periodo c’è stato davvero un grande fermento nella nostra città, probabilmente per chi osservava da fuori e si concentrava solo su quel genere poteva sembrare così ma la realtà è che c’erano tantissime band attive che iniziavano a uscire dai nostri confini e che suonavano generi molti differenti fra loro.
6) Tornando a Inconsapevole Records, quale è la vostra posizione riguardo al tanto amato d.i.y.?
M: Ti cito solo uno slogan: DIY OR DIE.
D: Che se non ci fosse andrebbe inventato
7) Sapreste consigliare ai lettori di punkadeka.it alcune band, anche non necessariamente legate al punk, che sono da ascoltare assolutamente?
M: Se intendi band “storiche” cito i maestri Bad Religion e Fugazi. Tra i miei ultimi ascolti mi hanno colpito positivamente i Turnstile.
D: io e Matte siamo in linea di massima “allineati” sui gusti musicali, ci sono pochissime band su cui abbiamo giudizi contrastanti e ci scambiamo in continuazione consigli ed impressioni. Concordo sui Turnstile come band assolutamente da seguire tra le band diciamo “nuove” e ancora non conosciutissime ai più, tra le band “enormi” consiglio vivamente “Ok Human” dei Weezer uscito nella primavera scorsa e che ho trovato meraviglioso sia nella concezione (non ci sono chitarre elettriche ma arrangiamenti d’archi) sia nella scrittura dei brani. Per toccare un po’ più da vicino il nostro “genere”, quindi punk-hc, di roba uscita recentemente consiglio il nuovo dei Belvedere, quello dei Chaser e il nuovo disco dei nostri amici New Real Disaster che hanno fatto proprio un gran bel disco.
8) Come Inconsapevole Records siete molto legati alle co-produzioni e alla distribuzione digitale: che significa portare avanti un’etichetta nel 2021? Quali sono i motivi che 20 anni fa vi spinsero a formare una label?
M: Ci vuole tanta passione, perchè gli sbattimenti sono tanti, i riconoscimenti pochi. Credo che le co-produzioni tra etichette siano, se non necessarie, molto importanti per affrontare i costi che una release ti mette di fronte, come la stampa di un cd o di un vinile. Da qualche anno la distribuzione digitale è ormai indispensabile perchè il mercato è cambiato e tutti (chi più, chi meno) ascoltano musica usando i vari servizi di streaming.
D: credo sia importante trovare il giusto equilibrio tra lo stare al passo coi tempi e il mantenere un’identità ben precisa, parlo di valori di riferimento e di approccio alla musica. Quindi ben vengano le novità in campo tecnologico e di promozione purché siano funzionali a raggiungere direttamente più gente possibile.
9) Tornando ai 7Years: quali sono i progetti futuri della vostra band?
M: Abbiamo appena finito di registrare e mixare (a distanza) un nuovo disco al Hell Smell Studio di Roma con Alex Gavazzi che, oltre ad aver fatto da produttore, ha anche suonato le batterie. Al momento stiamo pianificando l’uscita con alcune etichette… presto ne annunceremo i dettagli.
D: non è stato facile partorire un nuovo disco in questo periodo storico in cui ha prevalso il lavoro a distanza e non la sala prove, ma siamo davvero soddisfatti del risultato finale, pur spaziando all’interno dei confini del sound punk-hc è un disco molto vario, che è sempre stata credo un po’ una nostra prerogativa come band, un riflesso del fatto che i nostri ascolti sono davvero molto eterogenei che si ripercuote sul nostro modo di scrivere.
10) Per celebrare i 20 anni di IR avete organizzato due serate al Surfer Joe di Livorno: presentatele pure ai nostri lettori.
M: Viste le misure di restrizione dovute al Covid abbiamo dovuto impostare le due serate in chiave acustica: Sabato 31 Luglio con i 7Years, Dario dei Biffers, Camilla Furetta e La Rivolta delle Macchine; Venerdì 20 Agosto con i Seed’n’feed in full band e i New Real Disaster. Ingresso gratuito ma è consigliata la prenotazione ( [email protected] ), vi aspettiamo!
D: Ci teniamo a ringraziare pubblicamente il sempre incredibile Tommy Eppesteingher che ha realizzato quel poster pazzesco che ci vede ritratti come dei supereroi per celebrare i 20 di attività dei 7Years e che troverete al banchetto nelle due serate al Surfer Joe.
Grazie Punkadeka per lo spazio ma grazie soprattutto a te che sei arrivat* a leggere fino a qui, grande!!!
Non ci sono premi che tengono per premiare la vostra tenacia e la vostra passione.Avanti sempre ,con tutto l amore per la musica che avete dentro.la vostra famiglia vi sosterrà sempre.MAMMA