1977-2007 A trent’anni dalla nascita del Punk
Mostra di Memorabilia e dischi estratti dall’archivio di Fabrizio Barile.
Libreria Books in The Casba – via diu Prè 137 r GENOVA
Gli anni 70 hanno rappresentato un periodo di grande impatto sociale e di sostanziale distacco da ciò che aveva caratterizzato il decennio precedente ; in realtà gia’ nel corso del 1968 –1969 le prime band giovanili inglesi cominciarono a porsi in netto contrasto alla “ ormai logora “ cultura hippies , trovando ampio risalto nelle classi sociali meno abbienti.
Il seme dell’antagonismo era stato gettato e da li a breve avrebbe trovato terreno fertile diventando denominatore comune delle generazioni successive che a distanza di anni si riconoscono ancora nello stesso spirito di indipendenza , provocazione , contestazione , creativita’ e ingenua spontaneità .
Tutto cio’ ha fatto si che , in una realtà periferia urbana , si formasse un particolare stile musicale composto da pochi accordi grezzi , suonati guardando in faccia la realta’ quotidiana costituita da disoccupazione , precariato , salari insufficienti, controllo oppressivo da parte delle autorità.
Per formare una band non era necessario essere un musicista diplomato al conservatorio o una rock star da “copertina patinata “, bastava essere in grado di esprimere quei messaggi cari ai giovani ed erano sufficienti gli strumenti comprati al mercatino di quartiere, un garage sommariamente insonorizzato dove poter provare , e un grande desiderio di gridare la propria rabbia .
Su questa nuova onda sono nate centinaia di nuove band che autoproducendo i propri dischi utilizzavano mezzi alternativi di distribuzione, vendita e pubblicità.
Contemporaneamente nascevano anche pubblicazioni ( fanzines) estemporanee create e assemblate in ambito casalingo con mezzi di fortuna , ciclostilate o fotocopiate erano vendute agli amici o distribuite gratuitamente anche durante i concerti .
La maggior parte di esse trattavano argomenti prettamente musicali come recensioni di dischi o interviste a gruppi ; ma senza dimenticare l’ambito in cui nascevano e quindi il desiderio di affrontare temi piu’ impegnativi legati a un contesto sociale , culturale e politico in continuo cambiamento .
Le case discografiche importanti , che avevano impegnato enormi patrimoni per produrre i lavori delle rockstar del momento, osservavano un nuovo sistema di autogestione e ne erano disorientate .
Nessun promoter poteva obbligare il gruppo a cambiare look in base alle presunte esigenze di mercato o a modificare i testi delle canzoni per renderli “ascoltabili “ dalla massa e quindi “piu’ commerciali “ e gioco forza la majors dovettero “darsi uno scrollone” e modificare l’approccio con questi “nuovi anarchici della musica “ che rappresentavano un target non ancora definito ma gia’ molto presente sulla scena musicale
In che modo ?
Lanciando sul mercato delle compilations a prezzo popolare proponendo le bands che in quel momento ritenevano piu’ in linea con le aspettative del pubblico , ma soprattutto con quelle commerciali , infatti misero sotto contratto solo chi secondo loro avrebbe reso di piu’ in termini di guadagno .
Ad onor del vero occorre precisare che molte di queste band riuscirono comunque a giungere ad un compromesso decoroso mantenendo una certa indipendenza nonostante gli impegni contrattuali .
Spesso anche la politica cercò di sfruttare per il proprio tornaconto questa nuova carica propulsiva , facendo leva sul malcontento generale si insinuò ai concerti ,negli stadi , nei luoghi di aggregazione giovanile tentando di forgiare nuovi adepti da utilizzare come “ forza lavoro “ utilissima nelle manifestazioni e nei, quasi quotidiani , scontri di piazza Forse , proprio a causa di queste ingerenze , nel corso del 1979 si verificò un rallentamento dell’attività del fenomeno sin qui descritto e un naturale avvicendamento generazionale contribuì alla formazione di una nuova corrente che , che facendo i conti con il proprio passato ne riassumeva le caratteristiche principali ma con una piu’ delineata coscienza socio/politica .
A causa di questa “maturazione o snaturazione ” nel corso dei successivi anni 80 , si distinsero nuove correnti di pensiero che talvolta sfociarono nell’estremismo politico , determinando nuove divisioni del movimento con conseguenti perdite di opportunità per molti
Queste vicende però , fanno parte di un’altra storia .