I 1000 Degrees sono una band hardcore punk genovese uscita da poco più di un mese con la sua seconda fatica discografica, Back to a new way.
Un album che vale la pena ascoltare già per la firma che l’ha registrato, mixato e masterizzato: Giovanni Bottoglia de L’invasione degli omini verdi. Ma torniamo alla band. I suoi componenti sono ormai affermati nel panorama internazionale, di ritorno da un tour che li ha visti suonare in Russia e in Europa con un riscontro della critica non indifferente.
E ovviamente il pubblico non è stato da meno! E allora ecco questa raccolta di nove tracce da ascoltare tutta d’un fiato, piena di suoni e parole intensi e coinvolgenti. Si comincia con la rabbia di Orango train per poi seguire con Back to a new way – che dà il nome all’album – e l’ipocrisia autogenerata da chi, insoddisfatto della propria vita, finge di trovare la felicità in azioni che in realtà fanno piacere solo agli altri. L’unica soluzione sarebbe la fuga, ma gli schemi sociali ti bloccano e torni ad una routine solo apparentemente nuova.
Seguono Great expectations e la consapevolezza di continuare a sbagliare strada nonostante i buoni propositi, Losing weight e l’inseguimento di falsi miti. Testi forti che non hanno paura di descrivere le paure e gli errori che caratterizzano la società moderna. Le tematiche riemergono nelle tracce seguenti, con l’incapacità di riuscire a combinare qualcosa di buono nella vita ma continuando a ripetere agli altri, ma in realtà soprattutto a se stessi, che domani sarà diverso.
L’album si conclude infatti con una nota positiva: Astronaut è un inno alla speranza, alla volontà di farcela da soli nonostante chi cerca di ostacolarci. Davvero un ottimo lavoro per Francesco Bacci (chitarra e voce), Gabriele Minetti (chitarra e voce), Romeo Rolando (batteria) e Federico Laurenza (basso e voce)!
TRACKLIST
Orango train
Back to a new way
Great expectations
Losing weight
This time tomorrow
Instead of
Downhill
The tallest tree around
Sayonara
Astronaut